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Il velo europeo sul commercio di armi
Michele Nones illustra le novità in arrivo
La nostra legislazione sarà aggiornata in base alla direttiva continentale 2009/43. Risultato? Verranno introdotte nuove licenze e la relazione al Parlamento di Roma sarà sostituita da quella della Commissione Ue
Legge 185 addio? Quel che è certo è che con la direttiva 2009/43, i Paesi membri – e di conseguenza le legislazioni nazionali – conteranno un po’ meno. Verranno introdotte nuove licenze, e per sapere qualcosa di più forse non dovremmo attendere la relazione annuale al Parlamento italiano, ma quella della Commissione europea. Vita ha chiesto a Michele Nones, direttore dell’Area Sicurezza e Difesa dell’Istituto Affari Internazionali, qualche dettaglio.
Vita: Al Senato è giunto un ddl per la modifica della 185 del 1990. Di cosa si tratta?
Michele Nones: È un disegno di legge delega. Questo vuol dire che il parlamento ha fissato una serie di limiti a cui il governo dovrà attenersi. Ora, dovendo recepire la direttiva 2009/43 sui trasferimenti intracomunitari dei sistemi d’arma, così come la posizione comune del 2003 sul controllo dell’intermediazione finanziaria nel campo degli armamenti (che l’Italia non ha ancora recepito), al pari della decisione del 2008 che ha trasformato in posizione comune il Codice di condotta dell’Unione europea del 1998 sui trasferimenti di armi a Paesi terzi, e infine dovendo ratificare la modifica dell’articolo 16 dell’accordo di Farnborough (in cui si è voluto introdurre una nuova licenza detta “per componenti” per il trasferimento di materiali escludendo, però, le armi da fuoco), allora è risultato indispensabile la modifica della legge.
Vita: Verranno introdotte quindi nuove licenze?
Nones: Sì. Ci sarà quella globale (di cui la cosiddetta “globale di progetto” e quella per componenti sono versioni speciali), quella individuale, e la nuova licenza generale, che permetterà di trasferire prodotti sulla base di una lista stabilita da ogni governo – e pubblicata nel nostro caso in Gazzetta Ufficiale – a Paesi dell’Unione Europea, con le eventuali limitazione di riesportazione.
Vita: Questi trasferimenti saranno nella Relazione annuale?
Nones: Quello che le posso dire è che si prevede una relazione della Commissione europea al Parlamento di Strasburgo. Posso dirle, però, che quanto mancherà dalla Relazione nazionale sarà probabilmente compensato da quella europea.
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