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La malaria? Dipende dal gorilla

Sarebbe questo animale il reposponsabile della trasmissione del primo parassita all'uomo

di Redazione

La malaria, che infetta ogni anno 250 milioni di persone al mondo, ha un suo ‘colpevole’ originario. E’ il gorilla, che sarebbe stato il primo a trasmettere il parassita della malattia all’uomo, normalmente propagato attraverso la puntura delle zanzare. A mettere l’animale sul banco degli imputati sono i ricercatori americani della University of Alabama (Birmingham, Usa), in collaborazione con i colleghi francesi dell’Istituto nazionale di ricerca, in uno studio pubblicato su ‘Nature’. Fino ad oggi la genesi di questa malattia nell’uomo non era del tutto chiara, anche se si ipotizzava che il ‘serbatoio’ dell’infezione fosse solo umano. Negli ultimi anni, pero’, specie geneticamente vicine al Plasmodium falciparum (il parassita piu’ virulento della ‘famiglia’) sono state individuate in gorilla e bonobo (scimpanze’ pigmeo), indicando una nuova strada di ricerca. Gli scienziati hanno cosi’ raccolto circa 3.000 campioni fecali di gorilla, bonobo e scimpanze’ comuni, in 57 diverse aree dell’Africa centrale. Hanno studiato, poi, oltre 1.100 sequenze genetiche del Dna di 135 primati, associandoli ai rispettivi parassiti. Si e’ cosi’ scoperto che bonobo e gorilla dell’Est non sono infettati dalla malattia, ma lo sono in alta percentuale quelli dell’Africa Centro-Occidentale e che le linee geneticamente piu’ vicine al Plasmodiom falciparum sono proprio quelle isolate dai gorilla. Uno dei ceppi, tra l’altro, puo’ essere considerato il vero e proprio antenato del parassita che colpisce oggi l’uomo. Da qui la deduzione che sia stato il gorilla a infettare l’uomo. Ora i ricercatori vogliono meglio datare il momento in cui il parassita e’ passato dall’animale all’uomo e capire quali rischi possano esserci in questo serbatoio naturale, o meglio se le possibili mutazioni genetiche del parassita presente oggi nel gorilla possano portare ad infettare, anche in futuro, l’uomo.

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