Non profit

La Sla, la Lega e miss “Maglietta bagnata”

di Redazione

Quando le notizie circolano stiamo tutti meglio. Facebook, ad esempio, per me è una fonte quotidiana di dialogo con persone che in tutta Italia sono in prima linea per difendere i diritti delle persone con disabilità. Una guerra con tante battaglie, alcune vinte, altre perse, altre ancora pareggiate. Ad esempio: Marina Cometto, straordinaria animatrice del gruppo “mamme H”, a Torino riesce dopo due mesi di lettere aperte e di puntigliosa documentazione, a ottenere una risposta positiva dall’Inps: sua figlia, che necessita di assistenza continuativa, non si vedrà togliere la pensione di invalidità né l’indennità di accompagnamento. Ma per due mesi Marina ha temuto il peggio, e non aveva tutti i torti. Visto quello che invece viene segnalato da Pietro Crisafulli, a Catania. Dove Francesco Spoto, dal 2002 affetto da Sla, sta combattendo dal suo letto contro l’Inps che lo “convoca” per una visita di controllo, e gli sospende l’indennità di accompagnamento, in attesa di accertamenti (ma quali?).
Dalla Sicilia ad Alassio. Paolo Piromalli, altra persona affetta da sclerosi laterale amiotrofica, ha scritto con il comunicatore un libro testimonianza per raccogliere fondi da destinare alla ricerca, intitolato Dimenticati. Il libro si apre con una prefazione del presidente della Regione, Burlando. Bene, quando il libro viene proposto su un banchetto al concorso “miss maglietta bagnata” (forse non il luogo ideale), quel nome di Burlando in copertina fa irritare l’assessore alla Cultura (sic!) di Alassio, una esuberante amministratrice della Lega. Ne nasce una discussione non esattamente improntata alla solidarietà. Un equivoco, si dirà poi, con tante scuse degli organizzatori alla famiglia di Piromalli. Ma l’assessore, a quel che leggo, non si è ancora scusato. Ecco: tre notizie così in una giornata qualsiasi. Ovviamente non le trovate sui giornali. Quasi mai. Ma ci pensiamo noi, niente paura.

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