Famiglia

Il mini quoziente formato Tremonti

«È un pacchetto fiscale da tre miliardi di euro. È un buon inizio. Che avrà efficacia se aumenterà e proseguirà nel tempo»

di Redazione

Non proprio “quoziente familiare”, piuttosto mini riforma che porterà deduzioni per ogni figlio e per i carichi familiari, con un budget da tre miliardi di euro. È il provvedimento a sostegno della fiscalità delle famiglie che Giulio Tremonti avrebbe in preparazione. E che Luisa Santolini, deputato Udc ed ex presidente del Forum Famiglie, attende con evidente favore. Dopo vent’anni di battaglie per il quoziente familiare – tema che ha “portato in dote” al partito di Casini quando cinque anni fa è scesa in politica – la Santolini giudica il lavoro allo studio all’Economia «un buon inizio».
Vita: Mettiamoci d’accordo sulle parole: arriveremo all’introduzione del quoziente familiare?
Santolini: No, francamente non credo che sarà possibile varare questa misura promessa dal governo. Ciò di cui si sta discutendo è un pacchetto, comunque significativo, di deduzioni per ogni figlio e per ogni carico familiare. L’introduzione del quoziente familiare è una riforma molto più complessa, che imporrebbe al nostro Paese di passare da una tassazione individuale a una a nucleo familiare.
Vita: È il tema su cui lei si batte da anni.
Santolini: Sì, significa accogliere finalmente il principio che i soldi spesi per i figli non sono tassabili. Se io spendo denaro per l’asilo, le cure mediche, i vestitini, i pannolini e per tutto ciò che è mio dovere spendere per mantenere la famiglia, quel denaro esce dalla mia capacità contributiva. È lapalissiano, ma resta un principio ancora da conquistare.
Vita: Dunque, dobbiamo “accontentarci”?
Santolini: Non si tratta di accontentarsi. Semplicemente, sarebbe controproducente restare arroccati sul concetto di “quoziente familiare” se comunque nel nostro Paese saranno introdotte deduzioni significative. L’Udc ha presentato da tempo un disegno di legge molto chiaro che prevede proprio l’introduzione di deduzioni fiscali per chi ha figli.
Vita: Si parla di un budget massimo di tre miliardi. Le pare sufficiente?
Santolini: No, è solo un buon inizio. Secondo i nostri calcoli, serve almeno un punto percentuale di Pil, pari a 10 miliardi di euro. Dunque questa mini riforma avrà efficacia solo se sarà aumentata e proseguirà nel tempo.
Vita: Non le sarà sfuggito che il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha improvvisamente fatto sua la questione del quoziente familiare. Vi sentite scippati?
Santolini: Non siamo così meschini. A noi interessano i fatti, e cioè che questo governo realizzi politiche fiscali più eque per le famiglie.


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