Volontariato

Casa del volontariato, lavori in corso

Ospiterà tutte le associazioni che hanno perso la sede

di Redazione

Una nuova casa per il volontariato dell’Aquila. «Nasce non solo perché sarà la nuova sede del CSV L’Aquila e ci consentirà di essere più efficaci ed efficienti nel fornire servizi e spazi polifunzionali per incontri, convegni, formazione alle organizzazioni di volontariato, ma soprattutto per dare una prima risposta “abitativa” a diverse associazioni che hanno perso la loro sede nel sisma del 6 aprile del 2009», ha afffermato Gianvito Pappalepore, presidente del CSVAQ, Centro di Servizio per il Volontariato dell’Aquila.

Dopo l’esperienza della sede provvisoria presso il campo di Acquasanta, necessaria per dare continuità all’azione del Csv dell’Aquila, ora è in costruzione la nuova «Casa del Volontariato», in un’area nel nucleo industriale di Pile nell’area Ovest della città.La costruzione, già da oggi in fase di realizzazione dalla ditta Taddei Spa – Gruppo Edimo dell’Aquila, ospiterà non solo la sede del Csv L’Aquila, ma anche tutte le organizzazioni di volontariato locali che nel terremoto hanno perso la propria sede, si tratta dell’84% delle associazioni presenti nella provincia.

Il progetto, il cui costo complessivo, è pari a 1,8 milioni di euro per una superficie di 1.600 metri quadri, è stato e continua ad essere sostenuto grazie ad una raccolta fondi, avviata da CSVnet e dal CSV dell’Aquila nel maggio del 2009, che ha prodotto, ad oggi, 724.154,97 euro ed impegni per altri 350.000 euro e che vede la partecipazione, oltre che della rete dei Csv, dei soci di Banca Etica, Banca d’Italia L’Aquila, Fondazione Round Table Italia, Philip Morris Italia, la Compagnia di Gesù, la Fondazione Cassa di Risparmio dell’Aquila e Caritas Italiana.

«La Casa sarà occasione per creare una rete locale di organizzazioni di volontariato che si ritrovino insieme sotto un “unico tetto” aperto a tutto il volontariato aquilano, per stimolare la costruzione di reti, dare vita a nuove collaborazioni e dare risposte concrete ai bisogni socio aggregativi della popolazione locale. La Casa sarà la base stabile dove potersi rincontrare per riprogettare il proprio futuro – continua Pappalepore –  rappresenta una sfida, un simbolo, la dimostrazione che se dal volontariato può nascere una reale ricostruzione del tessuto sociale, anche il resto della città può e deve farlo. Oggi, a oltre un anno dal terremoto c’è bisogno di segni di speranza: ricostruire si può e meglio di prima». Chi è interessato può continuare a dare il proprio contributo alla costruzione della casa del Volontariato con una donazione sul conto corrente bancario dedicato IT 27 N 05018 12100, intestato a Banca Popolare Etica.


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