Non profit

Italiani solidali nonostante la crisi

Ecco i dati della IV edizione del Barometro della solidarietà 2010, indagine FOCSIV condotta dalla Doxa

di Redazione

Disoccupazione, fame e pace nel mondo, terrorismo internazionale, violenza e sfruttamento dei bambini, tutela dell’ambiente, cattive condizioni sanitarie, catastrofi naturali, sviluppo dei Paesi poveri, tutela dei diritti umani, disponibilità energetica, crescita della popolazione incontrollata, analfabetismo. Secondo quanto emerso dai dati del Barometro della solidarietà degli italiani 2010 – l’indagine promossa dalla FOCSIV (Federazione organismi cristiani servizio internazionale volontario) e condotta dalla Doxafinalizzata alla conoscenza delle tendenze della società italiana nel campo della cooperazione e della solidarietà internazionale – sono queste le prime tredici grandi urgenze mondiali che secondo i cittadini italiani le istituzioni del nostro Paese dovrebbero affrontare prioritariamente.

Nonostante la crisi finanziaria ed economica, negli ultimi 12 mesi il 44% della popolazione adulta ha effettuato una donazione, ha versato somme o donato beni a favore di una causa di solidarietà privilegiando tra i potenziali destinatari delle oblazioni le Associazioni di volontariato e le ONG che, per la prima volta in dieci anni, superano in fiducia riscossa anche le organizzazioni internazionali, da sempre al primo posto in tale graduatoria.

Quanto agli aiuti ai Paesi poveri, come già emerso nell’edizione 2007 della stessa indagine, il 62% degli intervistati afferma che gli aiuti devono essere aumentati e per il 55% occorre farlo attraverso una riduzione delle spese militari. Permane tra gli intervistati una forte consapevolezza delle difficoltà che sta attraversando il pianeta e in particolar modo la parte dei Paesi meno ricchi. Proprio questa consapevolezza fa registrare una delle più significative modifiche negli orientamenti degli italiani rilevati nella presente edizione del Barometro: l’importanza del lavoro come volano per il contrasto della povertà e lo sviluppo della pace. L’83% degli italiani considera eccessiva la presenza degli stranieri nel nostro Paese mentre il 78% ritiene che gli aiuti destinati ai Paesi di provenienza siano il mezzo più efficace per ridurre il flusso delle migrazioni verso l’Italia e la metà degli intervistati (il 56%) ritiene gli immigrati necessari allo sviluppo economico dell’Italia. 

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