Welfare

Agosto di fuoco: morti in carcere 11 detenuti

di Redazione

Genitori che hanno un figlio in carcere
Le verità che raccontano i genitori di persone detenute sono semplici, eppure arrivano al cuore proprio perché ci fanno capire che viviamo in una società incattivita, che ha bisogno di avere sempre dei nemici, e non sa fare grandi distinzioni fra chi commette un reato e un padre o una madre che colpe non ne hanno: «Sono uno dei tanti genitori che hanno vissuto l’esperienza di un figlio in carcere per aver commesso un errore, e che porterà il segno di questa esperienza per tutta la vita. (?) Sicuramente si ritiene che i parenti dei detenuti siano persone che non lavorano, che possono stare mattinate intere in uno stanzone affollato in attesa del tanto sospirato colloquio perché intanto non hanno diritto anche alla propria vita; chiaramente giovani madri che si accollano viaggi in autobus con bambini piccoli e pacchi devono pagare in qualche modo gli errori delle persone a cui vogliono bene».

Quando la galera è davvero un pezzo della città
«Gli orti di S. Anna» è un progetto nato a Modena a partire dall’idea di realizzare un mercato contadino con i prodotti coltivati all’interno del carcere. Da giugno a ottobre, l’ultimo sabato del mese i volontari dell’associazione Carcere-città vendono all’esterno del carcere ortaggi e miele biologici e di stagione, prodotti direttamente in galera. Insieme a loro due detenuti che lavorano in condizione di semilibertà. La cosa curiosa è che il quartiere che ospita il carcere è sprovvisto di negozi e i suoi abitanti hanno accettato l’idea che alcuni servizi utili possano arrivare proprio dai detenuti.

Terribile agosto
Nel mese di agosto nelle carceri italiane sono morti 11 detenuti: 4 per suicidio, 3 per motivi “da accertare” e 4 per malattia. Inoltre nel carcere francese di Grasse è deceduto, in circostanze poco chiare, un cittadino italiano di 36 anni, Daniele Franceschi. Da inizio anno il totale dei detenuti morti, tra suicidi, malattie e “altre cause” arriva così a 120; di questi 43 si sono suicidati. Negli ultimi dieci anni i “morti di carcere” sono stati 1.680, di cui 600 per suicidio.

Partecipa alla due giorni per i 30 anni di VITA

Cara lettrice, caro lettore: il 25 e 26 ottobre alla Fabbrica del Vapore di Milano, VITA festeggerà i suoi primi 30 anni con il titolo “E noi come vivremo?”. Un evento aperto a tutti, non per celebrare l’anniversario, ma per tracciare insieme a voi e ai tanti amici che parteciperanno nuovi futuri possibili.