Cultura
G8: paura attentati, due cortei per Bush
Due seguiti identici per il presidente americano al suo arrivo a Palazzo Ducale. Lui era nel secondo
Ore 12.20, si annuncia con un gran bagliore di fari lungo la via San Lorenzo l’arrivo del corteo del presidente americano George W. Bush. I genovesi ( in verità davvero pochini) per strada e i numerosi giornalisti si assiepano per vedere meglio: ed ecco che fanno il loro ingresso tre o quattro enormi auto lunghe e nere, tra le quali spicca la Cadillac presidenziale con tanto di bandierea a stelle e strisce (il doppio, almeno, delle altre bandiere piazzate sulle auto degli altri Grandi). I vetri sono scuri, ma sembra proprio a tutti di riconoscere nell’uomo brizzolato che saluta con la mano il presidente Bush. Un attimo, e la scena si ripete identica. Stesso corteo che arriva sgommando, stesse identiche auto, compresa la Cadillac con le bandiere. Solo che questa volta è il presidente “vero”.
Un episodio singolare, che si spiega solo con il timore di attentati per la delegazione americana. Che è stata l’unica, tra l’altro, tyra quelle arrivato a Palazzo Ducale a “portarsi dietro” i propri giornalisti su pullmini ermeticamente chiusi.
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