Economia

Funghi: ecco il decalogo

Raccolta record, ma troppi incidenti nella stagione appena cominciata. 10 regole per evitarli

di Redazione

Per i funghi questa è un’ottima annata, anche se gli incidenti continuano a funestare un’estate di raccolti record. Il bollettino, drammatico, conta più di 20 cercatori morti nelle ultime due settimane. La raccolta dei funghi rappresenta una importante attività hobbistica ma in molte regioni ha anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove i funghi rappresentano una integrazione di reddito, con effetti positivi sugli afflussi turistici.

Una attività spesso regolata da regole severe che non tutti conoscono quando vanno in cerca di funghi, pregiati come gli ovuli o comuni come i prataioli.. Non se ne possono infatti raccogliere più di 3 chili al giorno; in alcune zone è necessario il tesserino che autorizza la raccolta ed è sempre meglio farli controllare dagli esperti dell’Asl. La stagione è appena iniziata sotto i migliori auspici. Quest’anno, assicurano gli esperti, l’elevata quantità di precipitazioni e l’assenza di vento hanno fatto sì che in alcune regioni del Nord Italia i boschi si siano letteralmente riempiti. Le zone più ricche sono Cuneese, Sassello, Voltaggio e Valsesia in Piemonte, Lunigiana e Borgotaro tra Emilia e Toscana, il Bellunese nel Veneto e la Carnia in Friuli mentre sembra una stagione magra quella del Trentino Alto Adige.

Purtroppo però sono già 22 le vittime della caccia a ovuli e porcini. Cercatori che muoiono per imprudenza cadendo nelle scarpate.? Per questo Coldiretti ha messo a punto un decalogo per evitare il ripetersi di incidenti.

Questi i consigli che è bene seguire:

1)   Informarsi sulle norme vigenti nella zona relativamente alle attività di raccolta;
2)   Studiare il territorio che si intende esplorare ed evitare percorsi non adatti alla proprie capacità;
3)   Rendere note le proprie intenzioni ed i tempi di rientro prima di partire ad amici o familiari;
4)   Verificare le condizioni climatiche del posto;
5)   Scegliere l’attrezzatura adatta senza dimenticare luce e cellulare;
6)   Raccogliere solo di funghi di cui si sia sicuri e non fidarsi assolutamente dei detti e dei luoghi comuni, ma anche rivolgersi sempre, in caso di incertezza, per controlli ai Comuni o alle Unioni micologiche;
7)   Utilizzare – suggerisce la Coldiretti – cestini di vimini ed evitare le buste di plastica;
8)   Non utilizzare rastrelli che possano danneggiare il micelio;
9)   Pulire immediatamente il fungo dai residui di rami, foglie e terriccio per garantire la sua integrità;
10)  In caso di necessità contattare il 1515, numero di Emergenza Ambientale del Corpo Forestale dello Stato.


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