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Che cosa si sono detti Mubarak e Netanyahu
Secondo il quotidiano Al Ahram, il presidente egiziano ha avuto assicurazioni dell'impegno del premier israeliano per la pace
di Redazione
Il presidente egiziano Hosni Mubarak ha esortato Israele a cogliere l’opportunita’ della pace che si offre con l’avvio dei negoziati diretti con i palestinesi, oggi a Washington. “Ho detto agli israeliani: cogliete questa possibilita’ e non fatevela scivolare fra le mani.. tendete la vostra mano verso quella degli arabi che e’ tesa verso di voi in pace”, ha riferito Mubarak al quotidiano egiziano al Ahram, raccontando del suo incontro ieri a Washington con il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu. Il presidente egiziano ha aggiunto di aver ricevuto piu’ volte in passato da Netanyahu l’assicurazione del suo impegno per la pace, e di avergli detto ieri “di essere ansioso di vedere queste assicurazioni diventare realta’”. C’e’ grande attesa per la ripresa dei colloqui diretti fra israeliani e palestinesi, che si erano interrotti nel dicembre 2008. Ieri il presidente americano Barak Obama ha ricevuto separatamente alla Casa Bianca Netanyahu, il presidente dell’Autorita’ Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas, Mubarak e il re Abdullah di Giordania. Poi ha riunito tutti per una cena di lavoro. “Questa e’ un’opportunita’ che potrebbe non ripetersi”, ha avvertito Obama, la cui amministrazione si e’ strenuamente impegnato per la ripresa del dialogo. “Il lavoro duro comincia adesso – ha dichiarato- Ne’ il sucesso, ne’ il fallimento sono inevitabili, ma se non ci proviamo il fallimento sara’ garantito”.
Netanyahu ha chiamato ieri Abbas il suo “partner per la pace” e si e’ detto pronto a raggiungere “uno storico compromesso”, pur ricordando che ogni accordo deve tener conto della sicurezza d’Israele. Abbas ha detto di volersi impegnare con forza “malgrado le difficolta’”. Ma ha subito sottolineato quello che sara’ il primo scoglio del negoziato: la prossima fine, il 26 settembre, dei dieci mesi di congelamento dell’attivita’ edilizia negli insediamenti israeliani. Oggi la trattativa diretta si apre al dipartimento di Stato con un incontro fra Netanyahu e Abbas sotto lo sguardo vigile del capo della diplomazia americana Hillary Clinton. Al centro del negoziato, che dovrebbe durare un anno e portare ad una pace con due stati che vivano fianco a fianco, ci saranno le questioni dei confini, dei profughi palestinesi e dello status di Gerusalemme.
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