La posizione della Chiesa sui rom, il semplice ricordare che gli zingari sono persone umane e non possono essere criminalizzati in blocco ed espulsi come gruppo etnico, farebbe perdere le elezioni al Papa se il successore di Pietro venisse eletto a suffragio universale. I commenti dei lettori, sui giornali on line, sono una collezione di insulti pubblicati senza alcun ritegno. L’insulto più? insulso a Benedetto XVI è venuto però dal consigliere economico di Sarkozy, Alain Minc, 61 anni, ex ideologo pentito di una sinistra modernista. Intervistato da France inter, il 25 agosto, ha dichiarato: «Ho voglia d’esplodere. Questo Papa tedesco? Parlare in questo modo? In francese?… Possiamo anche discutere sulla questione dei rom, ma un Papa tedesco non può. Forse avrebbe potuto farlo Giovanni Paolo II, ma non lui». Affermazioni di un razzismo indecente. A sollevare l’ira di Minc le parole rivolte dal Papa ai pellegrini francesi sul dovere di accogliere «le legittime diversità umane». In Francia le affermazioni del consigliere di Sarkozy hanno prodotto un pandemonio. Curiosamente in Italia non una riga è stata scritta sull’argomento.
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