Politica
Costalli (Mcl) interviene sul caso Gheddafi
Per il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori è “troppo facile cavarsela giudicando 'folkloristiche' le sue parole e le sue azioni”
“Troppo facile cavarsela giudicando ‘folkloristiche’ le parole e le azioni del col. Gheddafi. A 40 anni esatti dal giorno in cui il dittatore libico espropriò dei loro beni migliaia di italiani emigrati in Libia, costringendoli all’espatrio forzato, gli atteggiamenti di Gheddafi sono fuori luogo e suonano come un insulto per l’intelligenza degli italiani” ha affermato il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori, MCL, Carlo Costalli.
“Fa pena il coro di politici e di affaristi che pur di raggranellare qualche goccia di petrodollari si affannano a giustificare, a coprire, a sminuire la gravità dei gesti e delle parole del dittatore africano, che ci minaccia in casa nostra, ci dà lezioni di fede religiosa, si prende gioco di noi e del nostro sistema mediatico pronto a fargli da cassa di risonanza”.
“Noi – ha continuato il leader del MCL – siamo per il dialogo fra tutti i popoli che vivono nel Mediterraneo, un dialogo fatto di rispetto reciproco e sincero. Non ci piace il dialogo italo-libico fatto in questo modo, non ci piace che un dittatore venga a darci lezione di libertà e democrazia senza che nessuno gli abbia chiesto conto di quanto avviene nel suo Paese, della fine degli aspiranti immigrati, delle libertà negate ai cristiani, delle libertà tout court che in Libia non ci risulta esistano”.
“La politica si interroghi seriamente se i petrodollari del dittatore africano valgono il rispetto per la nostra storia e la nostra identità”, ha concluso Costalli.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.