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Fides: ”Uccisi dai talebani tre operatori umanitari”
Lo denuncia l'agenzia Fides, secondo cui l'attacco degli integralisti, che ha provocato anche diversi feriti in due villaggi, è avvenuto fra il 24 e il 25 agosto
di Redazione
Tre operatori umanitari che operavano nella valle di Swat, nel nord del paese, sono stati uccisi dai talebani pakistani, mentre lavoravano per portare soccorsi alle vittime delle alluvioni. L’attacco degli integralisti, che ha provocato anche diversi feriti in due villaggi, e’ avvenuto fra il 24 e il 25 agosto. E’ la tragica notizia che l’Agenzia Fides, promossa dalla Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, apprende da padre Robert Mc Culloch, sacerdote della Societa’ di San Colombano per le missioni estere, missionario in Pakistan da oltre 32 anni, e confermata da fonti delle organizzazioni umanitarie locali.
La notizia dell’attacco e della morte dei tre – spiegano le fonti dell’agenzia – e’ stata protetta da funzionari civili e militari pakistani, che hanno cercato di impedirne o ritardarne la circolazione sui mass-media, nel timore che episodi di tal genere possano scoraggiare le organizzazioni umanitarie impegnate in loco. L’attacco sferrato dai talebani in due localita’ della valle di Swat, situata nella Provincia della Frontiera di Nordovest, ha provocato alcuni feriti gravi; inoltre i gruppi di integralisti hanno saccheggiato case e negozi dei due villaggi colpiti, spiegano a Fides fonti di Ong impegnate nello sviluppo sociale e presenti con numerosi interventi per gli alluvionati nella valle di Swat.
”La finalita’ di tali attacchi e’ mantenere l’assoluto controllo del territorio nella valle di Swat, dove gia’ prima delle alluvioni era in atto lo scontro fra l’esercito pakistano e i miliziani integralisti”, spiega padre Robert, che lavora con otto suoi confratelli missionari nell’assistenza agli alluvionati. Proprio ieri il governo americano e le autorita’ pakistane avevano lanciato l’allarme sui possibili attacchi dei talebani contro gli operatori umanitari. Numerose organizzazioni impegnate sul territorio, cristiane e non cristiane, hanno reso noto che non si lasceranno intimidire.
La Caritas e le Pontificie Opere Missionarie hanno confermato che continueranno l’opera di assistenza umanitaria, a beneficio degli sfollati, senza alcuna discriminazione. Operatori umanitari cattolici impegnati in Pakistan, parlando si dicono ”preoccupati ma non sorpresi per eventi violenti di tal genere. Minacce e attacchi a scuole, Ong, istituzioni cristiane o centri impegnati nel sociale avvengono da diversi anni nella valle di Swat: in tal modo i talebani pakistani cercano di destabilizzare il governo locale e nazionale, seminando il terrore fra la popolazione e imponendo la loro legge”.
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