Volontariato

L’Italia al 26° e penultimo posto in Europa

Disponibile online e tradotto dall'Avis la ricerca europa sui comportamenti dei donatori di sangue nel vecchio continente

di Redazione

Qual è l’atteggiamento degli europei nei confronti della donazione e delle trasfusioni di sangue? Sono queste le domande ha cui ha cercato di dare risposta un’indagine voluta dalla Direzione generale Sanità e consumatori della Commissione Unione Europea.

Lo studio, pubblicato recentemente online e tradotto dall’Avis italiana (disponibile in allegato), è stato condotto su un campione di circa 1.000 persone per Nazione (per un totale di 26.788 cittadini) a distanza di 7 anni da un’analoga inchiesta.

Le domande poste, attraverso questionario, sono state due:

a) Avete mai donato sangue nella nostra vita?

b) Rispetto a 10 anni fa, le trasfusioni di sangue vi sembrano più sicure, meno sicure o ugualmente sicure?

La ricerca attuale ha evidenziato che il 37% dei cittadini ha donato sangue almeno una volta, contro il 31% del 2002 (quando gli Stati membri dell’Unione Europa erano 15).

In questa classifica l’Italia si è piazzata al 26° e penultimo posto (con il 23% del campione), seguita solo dal Portogallo. Ai primi due posti spiccano Austria (66%) e Francia (51%). Da notare che già il 21% dei cittadini con meno di 24 anni afferma di aver donato almeno una volta. In tema di sicurezza trasfusionale, il 57% degli europei giudica le pratiche trasfusionali più sicure di 10 anni fa, il 23% ugualmente sicure e il 12% meno sicure. Tra i cittadini di Bulgaria, Romania e Lettonia vi è un’ ampia percentuale (sopra il 20%) che ritiene le trasfusioni meno sicure del passato o che non è in grado di rispondere (circa il 25%). Tra le categorie occupazionali sono soprattutto studenti (66%) e manager (65%) a considerare le trasfusioni più sicure che in passato.

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