Economia

Siemens punta sulle rinnovabili

Al Meeting di Rimini è intervenuto l’ad Federico Golla che ha spiegato le sfide future della società

di Lorenzo Alvaro

Per ridurre il prezzo della bolletta e l’impatto ambientale è necessario raggiungere un progressivo bilanciamento del mix energetico, continuando a investire sulle fonti rinnovabili più competitive, come il solare termodinamico e l’eolico, e al tempo stesso lavorare sulle infrastrutture del futuro, in grado di distribuire l’energia elettrica in modo intelligente e flessibile.

Sono queste le linee guida indicate dall’amministratore delegato di Siemens Italia, Federico Golla, intervenuto oggi al XXXI Meeting per l’amicizia Fra i Popoli di Rimini nell’ambito dell’incontro “Con quali energie costruire il futuro?”.

«Soltanto raggiungendo nel lungo periodo l’obiettivo di bilanciare il mix generativo», ha detto Golla, «si potranno garantire la sicurezza di approvvigionamento delle fonti e di esercizio degli impianti e la competitività del sistema in termini di costi di investimento, costi di esercizio degli impianti e costi finali per gli utenti. Si tratta di un equilibrio vincente non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per gli utenti e soprattutto per il pianeta».

Per quanto riguarda l’innovazione tecnologica, sul fronte delle energie rinnovabili Golla si è soffermato in particolare sul solare termodinamico e l’eolico. Proprio il solare termodinamico è una delle tecnologie alla base del rivoluzionario progetto Desertec, che vede Siemens protagonista e che dovrebbe consentire di coprire entro il 2050 una quota compresa tra il 15 e il 20% del fabbisogno di elettricità europeo utilizzando sistemi solari termodinamici ed eolici installati nel Sahara. Siemens è leader di mercato nelle turbine a vapore per centrali solari a concentrazione, e ha recentemente acquisito il 45% delle quote azionarie di Archimede Solar Energy S.p.A (società del Gruppo Angelatoni Industrie S.p.A.), unico produttore al mondo di tubi ricevitori solari a sali fusi, tecnologia sviluppata e brevettata nei laboratori Enea.

«Combinando queste due tecnologie», ha spiegato Golla, «sarà possibile aumentare l’efficienza degli impianti riducendo al contempo i costi di produzione. Un primo impianto che utilizza 1550 ricevitori solari con sali fusi come mezzo di trasferimento del calore è già stato avviato in Sicilia, a Priolo Gargallo, a metà del luglio scorso». Entro il 2020, stando alle stime Siemens, il mercato per gli impianti di energia solare termodinamica farà segnare un tasso di crescita annuo a doppia crifra e raggiungerà un volume di circa 20 miliardi di euro.

Anche l’eolico rappresenta un’opzione estremamente  promettente, in virtù delle 2000 ore annue di lavoro in media contro le 1500 ore annue del fotovoltaico e una maggiore capacità. «Anche su questo fronte l’innovazione tecnologica offre migliori performance e profittabilità», ha commentato Golla, «Recentemente abbiamo sviluppato una nuova turbina eolica che può garantire prestazioni eccellenti con la metà dei componenti, offrendo il 25% in più di energia rispetto a quella attuale da 2,3 MW».

Oltre che alle fonti, però, bisogna guardare anche agli sviluppi infrastrutturali in atto. Stando alla visione di Siemens, un nodo centrale per l’energia del futuro riguarda proprio le sostanziali modifiche alla rete di distribuzione e alle sue funzioni. Secondo l’Agenzia internazionale dell’Energia, l’Unione Europea arriverà a generare 4.300 Twh entro il 2030, e nei prossimi 20 anni si stima che circa il 30% dell’elettricità mondiale sarà generato da fonti rinnovabili, e tutto questo porterà a una crescente instabilità della rete.

«Le reti elettriche di domani dovranno integrare grandi quantità di energia eolica e solare fluttuante e un crescente numero di piccoli produttori di energia distribuiti sul territorio», ha spiegato Golla, «Questa necessità di integrazione porterà a un’evoluzione delle infrastrutture, con la creazione di reti intelligenti, vere e proprie “smart grid” flessibili e controllabili».

Per l’amministratore delegato di Siemens Italia, «volendo guardare ancora oltre, sull’evoluzione delle reti avrà un ruolo di primo piano anche l’e-mobility, con l’impatto delle infrastrutture di ricarica per le auto elettriche. Dobbiamo essere pronti a prevedere in anticipo come affrontare dal punto di vista tecnologico questo nuovo scenario».

Se si parla di energia del futuro, non bisogna infine dimenticare l’importanza del risparmio energetico. «A livello europeo, i trasporti rappresentano il 28% della quota totale dei consumi, l’industria il 31% e gli edifici il 41%. Su questo fronte i margini di intervento sono enormi», ha detto Golla, «e grandi opportunità di risparmio arrivano dal settore dell’illuminazione. Con Osram, ad esempio, stiamo puntando sulla nuova frontiera del Light Management System, un sistema di gestione che prevede un utilizzo intelligente dell’illuminazione, non solo sostituendo le sorgenti da quelle tradizionali a quelle a risparmio energetico, ma offrendo anche soluzioni per cambiare l’intensità del flusso luminoso, il colore della luce e la direzione dell’illuminazione a seconda delle necessità».


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