Formazione

G8, girano su Linux i pc GSF

Nella sala stampa del Genoa Social Forum si punta sull'open source. Ex-hacker a coordinare. Dal nostro inviato.

di Carlotta Jesi

E’ coerente con la protesta anti-global la sala stampa del Genoa Social Forum nella Cittadella anti-G8. Delle otto macchine a disposizione dei giornalisti, ben sette girano su Linux, il sistema operativo gratuito e aperto (oper source) che il movimento antiglobalizzazione e le ong contrappongono da sempre a Windows di Bill Gates. Ad assistere i collegamenti informatici un gruppo di volontari, che si turnano ogni giorno (da 4-10 per ogni turno). Sono giovani – età media oscilla dai 20 ai 40 anni – e molti sono ex-hacker che hanno deciso di mettere al servizio di questa causa la loro competenza informatica. Non sono gli unici, peraltro. Il team giuridico del Genoa Social Forum raggiunge quasi quota 100, fra avvocati e procuratori. Professionisti che stanno confluendo qui da ogni parte d’Italia, pronti a offrire patrocinio gratuito a chi dovesse aver problemi con la polizia (fermo, perquisizione, arresto) e monitorano le situazioni a rischoi abuso, come le frontiere. Per ora hanno dovuto affrontare pochi casi: uno riguardava tre inglesi respinti all’areoporto di Genova, perché inseriti in una lista di contestatori del precendente G8 e quindi indesiderati.


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