Welfare

Permesso di soggiorno ecco come funzionerà

di Redazione

Gli immigrati in Italia dovranno sottoscrivere, unitamente alla presentazione della richiesta del permesso di soggiorno, un accordo di integrazione, articolato per crediti, da conseguire nel periodo di validità del permesso di soggiorno. Lo ha stabilito il Consiglio dei ministri il 20 maggio scorso.
L’accordo d’integrazione dovrà essere firmato presso lo Sportello unico per l’immigrazione o in Questura dai cittadini stranieri di età compresa tra i 16 e i 65 anni. L’obbligo scatterà solo per chi entrerà in Italia dopo l’entrata in vigore del regolamento e chiederà un permesso di soggiorno della durata di almeno un anno.
Firmandolo ci si impegna a conseguire entro due anni una conoscenza poco più che elementare (livello A2) dell’italiano e una conoscenza “sufficiente” dei «principi fondamentali della Costituzione«, delle «istituzioni pubbliche» e «della vita civile in Italia». Ci si impegna poi a far frequentare ai figli la scuola dell’obbligo e si dichiara di aderire alla «Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione» del ministero dell’Interno. I punti si accumulano grazie alle conoscenze linguistiche, ai corsi frequentati e ai titoli di studio di ogni straniero, ma anche a comportamenti, come la scelta del medico di base, la registrazione del contratto d’affitto e attività imprenditoriali o di volontariato. I punti si perdono in caso di condanne penali anche non definitive, misure di sicurezza personali e illeciti amministrativi e tributari. Dopo due anni si verificherà il punteggio accumulato: da 30 punti in su, l’accordo si considera rispettato, da 1 a 29 si viene “rimandati”, ma se i punti sono zero o meno scatta l’espulsione.
Dopo il via libera del Consiglio dei ministri, bisognerà attendere ora i pareri di Conferenza unificata e Consiglio di Stato, quindi l’approvazione definitiva da parte del governo.

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