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Il mio videoclip a luci rosse

La piroetta di Shady: da un villaggio siriano a un set osè

di Redazione

Nel video di una canzone dell’ultimo album di Ania, Shady scambia effusioni con un’attrice in una vasca riempita
di acqua e latte: «Qualche amica mi ha tolto il saluto»di Shady Hamadi
Ho fatto il bagno con una modella e il tutto è stato filmato da una telecamera. Intorno a noi c’erano altre persone. Il video è anche su YouTube. Per quel video alcune persone mi hanno tolto il saluto. Per altre, ovvero i miei amici in Siria, sono un idolo. Ma intendiamoci bene. Non è un video come quello di Paris Hilton nella sua camera d’albergo. È qualcos’altro. È il video della canzone «E tutto qui» della cantante Ania dove io recito la parte meno pudica, o meno profana secondo alcune ragazze con il velo che l’hanno visto.

La chiamata dell’agenzia
Tutto inizia nel 2008 quando ricevo una chiamata dalla mia agenzia di spettacolo e mi dicono di andare a un casting in cui ricercano un attore protagonista da inserire nel video musicale di una cantante italiana. Mi presento alla selezione con il sorriso di sempre, mi scattano qualche foto in diverse pose e me ne torno a casa con la speranza di essere chiamato anche se le persone che si erano presentate al casting per la parte erano almeno cento. Il giorno dopo mi squilla il telefono. Rispondo e mi sento dire: «Shady, chiamo dall’agenzia. Ti hanno preso per la parte da attore protagonista». Il set della produzione viene allestito in un motel a Legnano e la mattina appena arrivati mi presentano la cantante che si chiama Ania, che oltre ad essere la protagonista del video è colei che mi ha scelto insieme a un altro ragazzo e un’attrice. Mi mandano subito a cambiarmi e mi danno da indossare pantaloni stracciati e una maglietta bianca. I capelli poi sono tutto un programma. Allora penso «chissà se nel mio villaggio in Siria vedessero questo video cosa penserebbero». Mi fanno fare qualche scena in atteggiamenti osè con l’attrice protagonista. In poche parole faccio il bagno in costume con lei in una vasca riempita di acqua e latte.

30 secondi di imbarazzo
L’anno scorso durante un mio periodo di studio in Siria ho pensato bene di far vedere a mio cugino, siriano doc e dop, il video musicale che avevo girato un anno prima e la sua reazione è stata?. una lunghissima risata dopo un iniziale imbarazzo di 30 secondi. Sinceramente non ho mai pensato di far vedere a qualcuno del mio villaggio in Siria, sperduto sulle montagne, questo videoclip: sono sicuro che mi avrebbero preso in giro a causa delle “effusioni amorose tra me e l’attrice”. La gente del posto l’avrebbe considerato alla stregua di un film a luci rosse. Ma tutto il mondo è paese. Per curiosità qua in Italia mi è capitato di mostrare questo video ad alcune ragazze con il velo e la loro reazione è stata quella di non parlarmi più in quanto considerano questo video come qualcosa di peccaminoso.
Ma cosa ci sia di peccato in un videoclip magari con qualche scena con baci ed effusioni proprio non lo so. Io da buon musulmano faccio il ramadan, ogni tanto vado a pregare ma soprattutto mi comporto onestamente e non credo di dover essere giudicato peccaminoso in quanto a un videoclip un po’ osè.

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