Non profit

Le fondazioni bancarie ricorrono al Tar

Annunciato dall'Acri la richiesta di sospensiva dell'atto di indirizzo Visco

di Francesco Maggio

L’Acri, l’associazione della casse di risparmio e delle fondazioni bancarie italiane, ha sciolto la riserva e annuncia che ricorrerà al Tar contro l’atto di indirizzo Visco del 22 maggio scorso che vieta il cumulo di incarichi in fondazioni e banche partecipate. Ieri la decisione, al termine del consiglio direttivo dell’associazione durante il quale, il presidente Giuseppe Guzzetti ha ribadito che il provvedimento dell’ex ministro del Tesoro è da ritenersi illegittimo in quanto introduce un nuovo concetto, quello di partecipazione rilevante esteso a “cascata” anche a società collegate, diverso da quello indicato nella legge Ciampi (n. 461/98 e d. lgs 153/99) e recepito nei nuovi statuti delle fondazioni. Statuti, ha rilevato ancora il presidente dell’Acri, che hanno recepito una linea di «rigorosa separazione tra amministratori delle fondazioni dagli amministratori delle banche conferitarie e loro controllate».

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