Volontariato

La Caritas: Il flusso è costante

Nonostante gli accordi con la Libia, gli arrivi aumentano

di Maurizio Regosa

«C’è un flusso costante e una pressione migratoria che rimane sostanzialmente immutata se non aumentata» verso le coste italiane. Sono le parole di Oliviero Forti, responsabile nazionale della Caritas in merito all’arrivo sulle coste italiani di migranti come gli sbarchi della scorsa notte a Linosa. Forti, in una nota, chiede alla politica di non affrontare il tema dell’immigrazione «in modo strumentale» perché «questo significa non voler affrontare sul serio la questione». Ovvero «vuol dire non voler trovare delle soluzioni reali a un problema che sta diventando di proporzioni sempre più rilevanti, sia in negativo che in positivo».

Secondo l’accordo con l’Italia la Libia dovrebbe andare «ad assolvere il ruolo di sentinella dell’Europa. Ci si chiede fino a quando questo potrà accadere. Perché sappiamo tutti» – sostiene il responsabile della Caritas – «che la Libia ha un ritorno economico rispetto al ruolo che ricopre. Nel momento in cui non si riesce più a sostenere questa dinamica assistiamo alla ripresa degli sbarchi, non nella stessa quantità del passato ma comunque un numero di sbarchi che sommati fanno centinaia di persone».

«Ci chiediamo allora come possano avvenire questi sbarchi – prosegue Forti – «se teoricamente è in vigore un pattugliamento così serrato come è stato annunciato e che in alcuni casi sembra non funzionare. Come dimostrano gli arrivi di questa notte a Linosa»

Nonostante la preoccupazione per gli sbarchi l’esponente della Caritas ribadisce che la maggior parte degli arrivi di migranti avvengono via terra. «Nel 2008» – ricorda – «quando ci furono migliaia di sbarchi nel sud Italia, quel flusso non rappresentava che il 20% del totale di quanti arrivavano nel nostro Paese, perché l’80% arrivano via terra e questo flusso continua». «Nonostante il pacchetto sicurezza e gli accordi con la Libia  l’Italia  ha visto aumentare il numero di cittadini irregolari. Lo scenario quindi non è così tranquillizzante», conclude.


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