Non profit

Un laboratorio per l’autunno

Primo: la stabilizzazione del 5 per mille. Anteprima del numero in edicola

di Giuseppe Frangi

Questo numero di Vita vi ha accolto subito con una sorpresa: alle prime pagine del giornale, invece delle solite rubriche avete trovato la prima uscita di una campagna, pensata dal grande Gavino Sanna, per rendere stabile il 5 per mille. Lanciare nel cuore delle vacanze estive questa sfida è un annuncio di come ci piacerebbe affrontare l’autunno: senza timori e senza tergiversazioni. Il 5 per mille è una delle vicende più paradossali che ci siamo trovati a raccontare in questi anni. Un punto di libertà a favore del cittadino contribuente, che ha riscosso un successo al di là di ogni previsione e che quindi oggi riscuote un consenso politico praticamente senza eccezioni. Eppure il 5 per mille a cinque anni di distanza dal suo varo, non è ancora legge. Ogni anno viene agganciato a qualche provvedimento economico del governo di turno, ma sempre con un’incertezza sui termini e sui tempi. Farlo diventare legge stabile a questo punto è un obiettivo minimo sul quale dare battaglia con franchezza: per questo il messaggio è rivolto proprio a colui che ha avuto il grande merito di pensare e di varare il 5 per mille. Ci auguriamo che sia proprio Giulio Tremonti a completare l’opera. Certamente non gli daremo tregua.
E speriamo che tutto il mondo del non profit colga l’importanza di questo obiettivo: continuare a navigare a vista non è solo un danno oggettivo e concreto per le rispettive mission, ma costringe anche a una prospettiva riduttiva e quasi rinunciataria. Invece, questo nostro Paese ha un bisogno assoluto di un non profit consapevole del ruolo decisivo che gli spetta, per disegnare una società futura vivibile e in grado di dare opportunità a tutti. Ecco quindi il senso della sfida lanciata: a Tremonti perché completi l’opera iniziata. E a noi, perché portare a casa questo risultato non è solo un legittimo calcolo egoistico ma una prova di responsabilità.
Questo numero che resterà in mano ai lettori per due settimane (Vita torna in edicola il 21 agosto), come tradizione è un numero costruito con una chiave unitaria. Abbiamo pensato infatti di tornare su alcuni luoghi che sono stati teatro di fatti di cronaca importanti durante l’anno appena trascorso. Fatti che ci hanno scosso, indignato, commosso. Gli inviati di Vita sono tornati in quei luoghi per parlare con i protagonisti, PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI


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