Mondo

Il video che ha choccato la Francia

Riprese amatoriali mostrano donne e bambini africani maltratti dalla polizia

di Joshua Massarenti

E’ la Francia che piace a Sarkozy: quella che dovrebbe dichiarare guerra agli immigrati clandestini, seguendo l’esempio di una decina di poliziotti anti-sommossa protagonisti di un video-shock che mette a nudo una politica migratoria che non guarda più in faccia a nessuno. Nemmeno a donne incinte e bambini.

La scena risale al 21 luglio scorso. Una cinquantina di africani senzatetto, in maggioranza donne, protestano contro il progetto di demolizione di un edificio di La Courneuve (periferia di Parigi) occupato da 200 adulti e circa 50 minorenni. Tutti (o quasi) originari dell’Africa sub-sahariana.

Non è la prima volta che la polizia francese è chiamata a sospendere una manifestazione di senzatetto africani. Me le immagini riprese da un testimone dello sgombero mostrano scene di violenza mai viste in Francia: donne incinte evacuate con metodi sproporzionati, minorenni strappati dalle braccia di madri disperate, bambini in lacrime.

L’intervento delle forze dell’ordine potrebbe riassumersi nelle urla di un piccolissimo bambino trascinato per terra sotto il peso della sua madre. Molte delle persone che hanno assistito a questa evacuazione forzata sono rimasti colpiti dall’assenza di donne tra i poliziotti e soprattutto di ambulanze.

Per Jean-Baptiste Eyraud, portavoce dell’asssociazione Droit au logement (Diritto all’alloggio), “mai la polizia si è comportata in questo modo. Nel 2006, durante l’espulsione dei sans-papiers di Cachan, i poliziotti hanno avuto la decenza di trattare le donne e i bambini senza brutalità. A La Courneuve, non hanno fatto nessun distinzione tra uomini, donne e minorenni. E’ inaccettabile”.

Altrettanto incomprensibile è il silenzio che i media francesi hanno calato  su questo episodio. A rompere l’indifferenza dei telegiornali sono stati un pugno di siti d’informazione (rue89.com e Mediapart), seguiti con grande timidezza da alcuni quotidiani. Di tutt’alta sensibilità si sono dimostrati i grandi network internazionali che al pari della CNN o della BBC hanno dato grande risalto all’evacuazione forzata di La Courneuve.

Ma non tutti nutrono la stessa compassione dei media occidentali. Secondo Mame Aly Konte, caposervizio del quotidiano senegalese Sud Quotidien, “a Dakar molte persone sono rimaste impressionate da queste scene, ma nel contempo sono in tanti a pensare che chi tra i clandestini decide di tentare la fortuna in Europa si sottopone al rischio di dover subire violenze come quelle viste a La Courneuve. Non a caso, ci sono sempre più senegalesi desiderosi di rimanere nel loro paese, oppure di trovare un’alternativa all’Europa. Con internet e la televisione, ormai sappiamo il livello di tolleranza dei leader europei nei confronti dei migranti africani”.


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