Non profit

Il web crea dipendenze e depressione

Lo rivela lo studio Archives of Paediatrics & Adolescent Medicine di ricercatori cinesi e australiani

di Lorenzo Alvaro

Incollati al pc, dipendenti da social network e costantemente in Rete: se in casa c’è un adolescente che risponde a questo identikit, allora è arrivato il momento di correre ai ripari, magari staccando la spina del computer. Secondo ricercatori cinesi e australiani che hanno pubblicato il loro studio su “Archives of Paediatrics & Adolescent Medicine”, infatti, i teenager “drogati” di Internet sono due volte e mezzo più a rischio depressione rispetto ai coetanei che hanno un rapporto equilibrato con la Rete.

La ricerca è stata condotta su 1.000 adolescenti con un’età media di 15 anni. Monitorando il loro rapporto con il pc, gli studiosi della Scuola di medicina di Sidney e i colleghi della Sun Yat-Sen University, a Guangzhou, sono giunti alla conclusione che i rischi di cadere nel mal di vivere lievitano per quei ragazzi che, disconnessi dalla Rete, si sentono mancare la terra sotto i piedi.

Poco più del 6% degli adolescenti nel campione aveva un rapporto patologico con Internet. Ciò significa che bastava si staccassero dal pc per sentirsi improvvisamente nervosi, lunatici, ansiosi e depressi. Ma una volta tornati online, il malessere veniva meno. Nessuno di loro soffriva di depressione all’inizio dello studio. Dopo 9 mesi, tuttavia, alcuni si erano ammalati del male oscuro, così i ricercatori hanno potuto appurare il maggior pericolo corso da chi non riusciva a fare a meno della Rete. Tuttavia non è ancora chiaro, precisano i ricercatori guidati da Lawrence Lam e Zi Wen-Peng, se sia l’uso patologico di Internet a rendere i teenager più a rischio depressione o se al contrario sia la tendenza al mal di vivere ad accendere la loro ossessione per la Rete.

 

 

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