Famiglia

G8, Illich: sì a disobbedienza civile

Intervenendo a S.Rossore durante il convegno "From Global to Glocial", lo studioso rilancia il pensiero gandhiano

di Giampaolo Cerri

Una scossa alle ?sicurezze profonde? che accompagnano le idee di ?progresso? e le dinamiche con cui il mondo viene manipolato e ridotto ad un oggetto di ingegneria, ma anche quel ?supermercato delle propostine? che sarà il G8 di Genova. Questo il significato essenziale dell?intervento di Ivan Illich, studioso di fama internazionale che a San Rossore, nel corso dei lavori di ?From Global to Glocial?, ha riproposto alcuni dei temi e delle riflessioni caratteristici del suo pensiero, con il ruolo esercitato dalla ?ragione? e dalla ?tutela degli esperti?, dall? “ingegneria sociale” e dalle ?istituzioni?. Tutto questo sottoponendo a critica sistematica la realtà di un mondo in cui gli stessi ?semi sono merci sottoposti a brevetti?.  La riflessione di Illich ha così spaziato dal tema del ?prossimo? e dell??ospitalità? ? ?la Chiesa l?ha istituzionalizzata creando la base fondamentale per la società dei servizi – a quello dell?impegno del ?servitore pubblico? richiamato a rileggersi Gandhi, perché ?c?è una possibilità completamente nuova di praticare la resistenza passiva?, nei confronti di dinamiche e di regolamentazioni maturate a livello internazionale.  Con i suoi interrogativi e le sue ?provocazioni? ? ?non dimenticate che l?aereo che mi ha portato qui ha consumato sette volte l?ossigeno necessario ad un elefante? ? Illich non ha mancato però di rivolgersi a tutti i cittadini del mondo, invitandoli a ?liberarsi dall?obbedienza a istituzioni radicalmente antidemocratiche?.


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