Non profit
Tagli per 35 mln di euro in tre anni
E' quanto risparmierebbe il Senato grazie alle riduzioni di stipendio a senatori e dipendenti
di Redazione
Risparmi, nel triennio 2011-2013, per un totale di circa 35mln di euro grazie a varie misure come la riduzione di 1000 euro per i senatori, tagli al numero dei dipedenti e alle loro retribuzioni, restrizioni sulle pensioni. Sono le decisioni del Consiglio di presidenza del Senato nell’ambito del “contributo di palazzo Madama al contenimento della spesa pubblica, conformemente a quanto previsto nel decreto-legge sulla manovra ed alle intese gia’ raggiunte dai presidenti di Camera e Senato, perfezionate nei giorni scorsi negli incontri tra questori e vice presidenti”, come spiega lo stesso Senato. “Le misure adottate, nell’ambito dell’autonomia costituzionalmente garantita, rispondono al senso di responsabilita’ dell’istituzione parlamentare in un momento difficile per il Paese -si legge in una nota di palazzo Madama-. Il presidente Schifani ha sottolineato, e con lui hanno convenuto tutti i componenti del Consiglio di presidenza, che le spese per il Parlamento sono spese per la democrazia e che, quindi, al di sotto di un certo livello, una loro riduzione ne comprometterebbe il funzionamento”. “In questo spirito, sono state tuttavia approvate misure di riduzione e di contenimento che riguardano il trattamento economico dei senatori, quello retributivo e di quiescenza del personale e una serie di interventi che incidono in modo significativo su diversi capitoli di bilancio. Conformemente alle intese raggiunte con la Camera, nel triennio 2011-2013, si avra’ una riduzione di 500 euro della diaria di soggiorno per i senatori e di 500 euro delle spese per il cosiddetto ‘contributo di supporto’. Per quanto riguarda i dipendenti, viene confermata l’applicazione delle norme del decreto-legge che prevedono nel triennio 2011-2013 una riduzione del 5 per cento delle retribuzioni sopra i novantamila euro e del 10 per cento di quelle superiori ai centocinquantamila. Sempre nel medesimo triennio saranno sospesi i meccanismi di adeguamento automatico delle retribuzioni”.
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