Economia

Che cattivo gusto il cacao dell’hedge fund

di Redazione

In luglio due misteriose, sorprendenti ed enormi operazioni hanno generato discussioni e curiosità sulla identità degli autori.
Sul mercato di Londra un operatore ha acquistato oltre 240mila tonnellate di cacao azzerando praticamente tutte le scorte fisiche giacenti a Londra, Liverpool ed Amburgo per un controvalore di 658 milioni di sterline. L’autore del mega acquisto è l’hedge fund Armajaro, gestito da Anthony Ward. Il prezzo del cacao è triplicato negli ultimi 5 anni e negli ultimi mesi è salito quasi del 50% raggiungendo le 2.443 sterline/tonnellata. È un mercato senza regole, con pochi operatori che acquistano enormi quantità attraverso i derivati. All’inizio del mese avevano protestato gli operatori europei, che trasformano e commerciano cacao, scioccati per l’andamento dei prezzi minacciando di abbandonare il mercato di Londra in favore di quello di New York. Con le banche e gli hedge fund che operano sulle materie prime e alimentari la manipolazione dei prezzi non colpisce solo le aziende trasformatrici o i clienti finali ma soprattutto i contadini che non hanno beneficio dall’aumento dei prezzi ma vedono anche diminuire le richieste di raccolto negli anni successivi.
La seconda curiosità è nata quando si è scoperto, in una nota del rapporto annuale della Bri, la Banca dei regolamenti internazionali, un aumento delle giacenze di 346 tonnellate di oro. È successo che una banca, mediante una operazione di swap, ha prestato il suo oro alla Bri in cambio di valuta estera. Sorpresa generale e confusione anche perché la Bri è la “banca delle banche centrali” con sede a Basilea, da sempre circondata da una aria di mistero e sospetto. Lo swap è una operazione che consente, in questo caso, lo scambio di oro con valuta ad un prezzo concordato e ad una certa scadenza, con pagamento di interessi. Ma chi sarà stato? Perché? Chi ha bisogno di 14 miliardi di euro e ha questa disponibilità di oro? Subito è partita la caccia per scovare chi è a corto di contanti. Non ci sono molte istituzioni con queste caratteristiche ed alla fine hanno individuato il Portogallo. Speriamo che non si tratti di una operazione di salvataggio mascherata di un Paese in crisi…

MA LA CRISI NON ERA FINITA?
Da una ricerca di Accenture il 46% delle principali banche ha registrato una contrazione media della redditività dei clienti tra il 5 e il 15%.


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