Non profit

Tutti a lezione di solare fai-da-te

In 13 città i corsi della Rete per l'autocostruzione

di Chiara Cantoni

Acqua calda low cost? Per produrla basta poco: voglia di energia pulita, un minimo di abilità manuali e un sito baciato dal sole. A tutto il resto pensa la Rete solare per l’autocostruzione, network di persone e associazioni, dislocate in 13 città d’Italia, che dal 2004 promuove il solare termico fai-da-te attraverso corsi di autocostruzione. «Utilizziamo piastre di rendimento pari a quelle di un qualunque impianto industriale, per coprire l’80% circa del fabbisogno di acqua calda», dice Daniela Re, vicepresidente della Rete, operativa dal 2004 tramite la cooperativa Alekos di Milano. «Con un plus: chi fa da sé abbatte i costi di manodopera e i prezzi dei componenti, risparmiando fino al 50% sul costo di un prodotto chiavi in mano. Un impianto tipo da 4 mq e 300 litri di serbatoio, per esempio, costa circa 2.400 euro, contro i 4.500/6mila di mercato». Ottima ragione per rimboccarsi le maniche e infilare i guanti da lavoro. «Tutto è nato con un progetto europeo dell’istituto di ricerche Ambiente Italia», racconta Re. «Organizziamo seminari di uno o due giorni, accessibili a tutti indipendentemente dalle competenze tecniche di base: si va dai 70/90 euro per seguire un corso dimostrativo ai 130/150 per uno realizzativo, dove si installa e collauda un impianto su un edificio; ma anche incontri pubblici e interventi nelle scuole. Per un totale di quasi 200 corsi erogati e 4.600 persone coinvolte fino ad oggi».
Segno che il solare fai-da-te, seppur di nicchia, non è un vento passeggero. Attenzione però a non confonderlo col solare fotovoltaico, nel 2009 cresciuto in Italia del 174% per una potenza installata di 819 MW su 63mila impianti totali. «In questo caso, il fai-da-te conviene solo in contesti isolati dalla rete elettrica nazionale, una baita di montagna per esempio», dice Lucio Sciamanna dell’associazione l’Essenza, progettista elettronico e consulente per l’uso di energie rinnovabili. «Diversamente, la soluzione più vantaggiosa è l’adesione al Conto Energia, che impone però impianti certificati ed esclude quindi l’iniziativa personale». Autore di vari manuali, come Autocostruzione dei pannelli fotovoltaici (Ed. AAM Terra Nuova), Sciamanna gira l’Italia in lungo e in largo insegnando a elettricisti, idraulici, architetti, ingegneri, ma anche semplici curiosi o appassionati, i segreti del fotovoltaico. Al Nord, i suoi corsi di autocostruzione vanno a ruba. «Alla fine, i partecipanti sanno saldare celle fotovoltaiche, dimensionare e costruire un pannello, installato a scopo dimostrativo su un piccolo impianto a isola. In piena autonomia». Parola di esperto.


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