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Notiziario Affari sociali del 18 luglio
Il ministro Maroni istituisce la Commissione verifica pensionistica; Immigrati, aumentano gli arrivi di minori non accompagnati
di Redazione
Il ministro Maroni istituisce la Commissione verifica pensionistica
Questa mattina alle ore 11.00, presso la sede di Via Veneto n. 56, il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, On. Roberto Maroni, insedierà una Commissione di esperti indipendenti per predisporre il lavoro tecnico preparatorio sulla verifica del sistema pensionistico prevista dall?art. 1, comma 5 della legge 8 agosto 1995, n. 335. La Commissione monitorerà l?andamento della spesa per pensioni e analizzerà gli andamenti tendenziali e le proiezioni di medio-lungo periodo della spesa previdenziale, e gli effetti conseguiti rispetto al percorso finanziario di riequilibrio stabilito in sede di riforma del sistema pensionistico obbligatorio. A questo scopo la Commissione si avvarrà del Nucleo di Valutazione della Spesa Previdenziale di cui all?art. 1, comma 44 della ricordata legge di riforma pensionistica. Un?attenzione particolare dovrà essere riservata dalla Commissione, non solo all?ottica finanziaria, ma anche agli obiettivi di tutela previdenziale delle categorie di lavoratori dipendenti, autonomi e appartenenti alle forme contrattuali c.d. atipiche che caratterizzano soprattutto i giovani lavoratori anche attraverso il rafforzamento delle misure atte a consolidare il sistema previdenziale italiano nell?ottica europea di un sistema fondato su più pilastri; inoltre la Commissione dovrà valutare come rafforzare i meccanismi di equità introdotti nel sistema previdenziale italiano.
La Commissione dovrà predisporre un primo rapporto entro il prossimo mese di settembre. Sulla base di questa documentazione il Governo avvierà le consultazioni con le parti sociali.
I lavori della Commissione saranno presieduti dal Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Dr. Alberto Brambilla e ne faranno parte i seguenti esperti: Dr. Massimo ANTICHI, Prof. Michele BERNASCONI, Prof. Michele BOLDRIN, Prof.ssa Elsa FORNERO, Dr. Francesco MASSICCI, Prof. Danile PACE, Prof. Angelo PANDOLFO, Prof. Franco PERACCHI, Prof. Giuseppe VITALETTI.
Immigrati, aumentano gli arrivi di minori non accompagnati
Sono circa 12mila i minori stranieri non accompagnati presenti nel nostro Paese e segnalati dalle questure, secondo i dati resi noti ed elaborati dal Comitato per i minori stranieri del Dipartimento, aggiornati allo scorso 15 giugno. Ma le presenze stimate supererebbero le 15-16mila unità.
Dei 11.777 ragazzi, 10.344 sono maschi, soprattutto della fascia d?età che va dai 16 ai 18 anni. Molti di loro sono stati individuati in Puglia (2.149); seguono la Lombardia (1.406), la Toscana (1.280) e il Lazio (1.112). Presenze significative ? più di 100 ma inferiori al migliaio – anche in Piemonte, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Campania, Marche, Basilicata e Liguria. I minori arrivano principalmente dall?Albania (7.734) seguita a distanza da Marocco (1230), Romania (795) e dai paesi della ex Jugoslavia (453). Si registrano ingressi anche da Turchia, Bangladesh, Iraq e ? inferiori al centinaio – da Algeria, Moldavia, Cina, Etiopia, Colombia, Ecuador e da altre nazioni africane e dell?Europa dell?est.
Rispetto ai dati aggiornati al 30 aprile, c?è stato un incremento di circa 900 minori in un mese e mezzo; ma sono tanti i ragazzi che sfuggono alle rilevazioni e i numeri aumentano quotidianamente. Per loro non c?è il rischio di espulsione: se individuati, li attende il permesso di soggiorno fino alla maggiore età. Il Comitato prevede un rimpatrio assistito dopo aver effettuato indagini familiari per ritrovare genitori e parenti, e progetti per il reinserimento scolastico e di formazione in strutture e centri adeguati; tuttavia viene espressa preoccupazione per gli affidi a parenti che talvolta avviano i minori al lavoro nero. Inoltre bisogna tener conto dei rischi di devianza nei giri dell?accattonaggio, della criminalità, di pedofilia e prostituzione.
G8: la presidente della Commissione per le adozioni internazionali scrive al presidente del Consiglio
La Commissione per le adozioni internazionali, autorità centrale per l?applicazione della convenzione de L?Aja del 29 maggio ?93, ha inviato oggi al Presidente del Consiglio dei ministri un messaggio firmato da Carmela Cavallo, presidente della Commissione e magistrato.
?Consapevole del suo interesse al tema dell?infanzia e dell?adolescenza abbandonata nei Paesi poveri del mondo, questa Autorità centrale che ho l?onore di presiedere, sollecitata dalle sue affermazioni e dal messaggio del Presidente Ciampi, le chiede di porre all?attenzione del G8 il grave fenomeno dei bambini abbandonati del continente africano ? sottolinea la Cavallo -, perché i Paesi ricchi si mobilitino per organizzare in loco interventi di cooperazione internazionale e individuare interlocutori istituzionali per le famiglie disponibili all?accoglienza?.
La Commissione per le adozioni internazionali ha il compito di garantire che le adozioni di bambini stranieri avvengano nel rispetto dei principi stabiliti dalla Convenzione de L?Aja, a tutela dei minori, delle famiglie di origine e di quelle adottive. Tra le funzioni svolte, la collaborazione con le autorità centrali degli altri Stati anche raccogliendo le informazioni necessarie ai fini dell?attuazione delle convenzioni internazionali in materia di adozione. Inoltre la Commissione propone al Governo la stipulazione di accordi bilaterali in materia di adozione; autorizza l?ingresso in Italia dei minori adottati o affidati a scopo di adozione e gli enti allo svolgimento della loro attività in Italia e all?estero nel campo dell?adozione internazionale, accertando che possiedano i requisiti di legge richiesti. Ogni due anni viene inviata una relazione al Presidente del Consiglio dei ministri, che a sua volta la trasmette al Parlamento, sull?andamento delle adozioni internazionali, sullo stato di attuazione delle Convenzione de L’Aya e sulla stipulazione di eventuali accordi bilaterali con paesi non aderenti.
Droga, i risultati dei questionari della campagna informativa 2000
Mentre procede la nuova campagna informativa sui pericoli derivanti dall? uso di sostanze stupefacenti e psicotrope, che quest?anno ha scelto lo slogan ?Il vero sballo è dire NO?, l?Ufficio di Coordinamento delle attività di prevenzione e recupero dalle tossicodipendenze rende noti i risultati e la valutazione della campagna 2000, che ruotava attorno alla frase ?Io non calo la mia vita?.
In occasione dello svolgimento delle azioni mirate su tutto il territorio nazionale erano stati distribuiti ai giovani questionari semidirettivi da compilarsi personalmente o con l?aiuto degli operatori. Ragazze e ragazzi hanno risposto alle domande dimostrando una grande voglia di trattare il tema ?droghe? e di fare domande a persone preparate. Il campione, costituito da giovani presenti agli eventi e che hanno accettato spontaneamente di rispondere ai questionari (anonimi), non è quindi rappresentativo della realtà giovanile italiana, ma solo di quella parte che partecipa a un certo tipo di manifestazioni e che vuole esprimere la propria opinione.
I questionari elaborati sono 15.948, il 57 per cento compilati da ragazzi e il 38 da ragazze; il 5 per cento non ha risposto alle domande. Il 60,7 per cento dichiara di aver visto circolare delle droghe negli ambienti che frequenta abitualmente, come la discoteca (37,8 per cento), la scuola o l?università (30,9), il gruppo (22,3) e lo stadio (14,5). Secondo gli intervistati, le sostanze usate più frequentemente sono marijuana ed hashish (67,9 per cento), alcool (66,6), ecstasy e simili (51,5), ma anche cocaina (23,8), Lsd e acidi (16 per cento), eroina (12,1); seguono le anfetamine (9,7), gli pscofarmaci (7,8), gli anabolizzanti (7,4) e il metadone (4,1).
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