Cultura

Versi metropolitani. Nocetum raccontato in poesia

di Redazione

Milano, il Nocetum non chiude mai
Fabio Greco è uno scrittore, giovane non in senso anagrafico: ha appena esordito con un racconto che ha fatto molto parlare, Milano è una cozza. Ora ha dedicato un poemetto (nella sua lingua melting pot…) ad uno dei suoi luoghi preferiti della città, Il Nocetum, prima antichissima chiesetta, poi cascina, oggi straordinario luogo di accoglienza.

Aqqui ci sta il confino: di qua la campagna se more, di là ci nasce la città.
La frontarìa iè una via sola,
via Santo Dionigi
da Rodano, Rozzano e Quintosole (…)
traversiamo
piana su piana
un mare di rovi e sambuco
d’irrigazione e rigagnoli
di risaie
intra un imbroglio di grovigli
che c’affogano la pianura.
Iè un miraggio,
iè morgana,
se galleggia sopra al grano
sopra all’acque
alle colture
‘a trattori
sopra i pioppi
sopra ‘e canne
ferma
immobile
come l’Alpe sullo sfondo
come ‘a luna ‘ncoppa al cielo,
come ‘a luna ‘ncoppa al cielo
sta in attesa all’orizzonte:
iè lontana
Milano
lontanassa.

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