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Marche, così attiviamo il motore solidalecooperazione decentrata gli enti locali in campo per l’aiuto allo sviluppo di Emanuela Citterio

di Redazione

L’estate è tempo di bilanci. La Regione Marche ha fatto il punto sui progetti di cooperazione decentrata cofinanziati in America Latina, sulle proprie priorità geografiche dall’Africa ai Balcani e sulle nuove prospettive di cooperazione culturale e scientifica dall’Adriatico al Mediterraneo. «Nel triennio 2007/2009 gli stanziamenti per le attività di cooperazione hanno raggiunto un importo di 6,49 milioni di euro», afferma l’assessore regionale alla Cooperazione e sviluppo Luca Marconi, «ma l’aspetto più rilevante risiede nella capacità della Regione di mobilitare risorse sia a livello territoriale che a livello nazionale, comunitario, internazionale per un importo di circa 23,84 milioni di euro. Il contributo regionale costituisce quindi il 27,2% del costo totale delle iniziative realizzate: l’apporto di 1 euro di fondi regionali riesce ad attivarne 3,67». Quindici anni fa le Marche decisero di disciplinare, con la legge regionale n. 60 del 1995, l’impegno della Regione per la costruzione della pace, per le azioni di solidarietà internazionale alle popolazioni colpite da eventi bellici, e per la cooperazione allo sviluppo.

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