Non profit

Un americano guiderà BP

Da ottobre il discusso Tony Hayward lascerà il timone della compagnia petrolifera a Bob Dudley

di Redazione

Il “tam tam” del cambio ai vertici della Bp ha preso forma: Bob Dudley, americano del Mississipi, prenderà il posto del britannico e molto discusso Tony Hayward che a ottobre lascerà il timone della compagnia petrolifera. Una buonuscita faraonica, pari a circa 14 milioni di euro, e un nuovo incarico per il manager “abbattuto” dalla marea nera, la guida in Siberia della joint venture Tnk-Bp. Il nuovo ceo intanto si è impegnato a «cambiare la cultura» dell’azienda sul modo di affrontare i problemi legati alla sicurezza dei pozzi petroliferi. «A volte eventi come questo – ha detto Dudley – ti scuotono fino al midollo e ti danno due possibilità: scappare e nasconderti; oppure rispondere e cambiare veramente la cultura della società. Ora – ha aggiunto il futuro nuovo amministratore delegato – è quella di tappare la falla in maniera permanente, contenere la marea, pulire e ripristinare le spiagge dell’area».

Ma l’operazione di ripulitura è soprattutto quella dell’immagine per Bp che, dopo l’ondata di polemiche sul vecchio amministratore, si trova costretta a far risalire le quotazioni della sua reputazione e risanare i suoi conti. La compagnia ha stanziato 32,2 miliardi di dollari per coprire i costi nei prossimi 18 mesi e i conti del secondo trimestre sono andati in profondo rosso proprio per colpa del pozzo Macondo: tra aprile a giugno le perdite sono risultate pari a 17 miliardi di dollari. Bob Dudley, 54 anni, cresciuto negli Usa e in particolare nel Mississippi, Stato bagnato dal Golfo del Messico, sembra la persona giusta per tutto questo. «In questo cambio di ruolo, voglio che la gente della costa del Golfo sappia che il mio impegno per rimediare e ripulire la regione non è diminuito». Dudley, che ha in mano la gestione delle operazioni di pulizia, ha sottolineato la sua dedizione naturale al Golfo: «Ho fatto una promessa e intendo mantenerla». «Sono cresciuto nuotando e pensando su quella costa. Quello che ho visto è doloroso, sconvolgente. Le immagini in tv colpiscono, ma quando lo vedi con i tuoi occhi diventa un fatto personale». Certo, ha ammesso, gli sforzi per la pulizia «non sono stati perfetti ma quanto accaduto cambierà per sempre l’industria petrolifera» offshore. Intanto la Bp dovrà nel brevissimo periodo “ripulire” la sua immagine da un’altra grana: l’affare Lockerbie per cui è chiamata a testimoniare al Senato Usa giovedì prossimo. La compagnia ha fatto sapere che Hayward, ancora in carica come amministratore delegato, non andrà a testimoniare, mossa che si sospetta strategica per tenere basso il profilo dell’audizione. Ma il Senato Usa non ne vuole sapere: vogliamo Hayward, ha detto il senatore Robert Menendez, la Bp non può pensare solo alle buonuscite multimilionarie e ignorare questione serie come quelle legate alle 270 vittime della tragedia Pan Am.

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