Non profit
Boom di denunce contro le Asl
I dati del rapporto Ania (Associazione nazionale imprese assicuratrici) sui sinistri nell’area medica
di Redazione
Boom di denunce per malpractice medica in Italia. A finire nel mirino delle presunte vittime di errore medico sono soprattutto le Asl, mentre i “camici bianchi“ tirano un sospiro di sollievo. Il totale dei contenziosi in area medica contro le aziende sanitarie si è infatti triplicato negli ultimi 15 anni, arrivando quasi a toccare la soglia dei 18 mila l’anno. Nel 1994 erano poco più di 6 mila. Un trend che negli ultimi anni sembrava al ribasso e che invece i nuovi dati danno nuovamente in crescita: dal 2007 al 2008 c’è infatti stato un aumento del 10%.
È quanto emerge dall’ultimo rapporto Ania (Associazione nazionale imprese assicuratrici) sui sinistri nell’area medica. Un rapporto da cui arriva un duplice segnale d’inversione rispetto a quanto registrato negli anni scorsi: il calo delle denunce contro i singoli professionisti (negli ultimi anni in costante aumento) e l’aumento di quelle contro le Asl. Un dato, quest’ultimo, che potrebbe anche essere sottostimato, dal momento che non tutte le aziende scelgono la strada di una polizza. Alcune strutture, infatti, si auto assicurano e provvedono per conto proprio.
Stabile invece il totale complessivo dei sinistri: 29.597 nel 2008 contro i 29.543 del 2007. Appena lo 0,2% in più. Ma sempre tanti. Basti pensare che, secondo i dati dell’Ania, l’ammontare delle denunce e le relative aperture delle pratiche di risarcimento dei sinistri in area medica è passato da 9.567 del 1994 ai 29.597 del 2008. Circa il 200% in più. Una crescita esponenziale accompagnata da quella parallela dei premi assicurativi pagati da Asl e medici, passati dai 35 milioni del ’94 ai 453 milioni del 2007.
A crescere, a differenza di quanto successo negli ultimi anni, sono soprattutto i casi intentati contro le strutture sanitarie. Dalle tabelle Ania emerge che il numero di denunce verso i singoli medici presenta un trend al ribasso: dalle 13.415 del 2007 si è scesi a 11.851 del 2008. Un decremento dell’11,7%. Le azioni contro le Asl e gli ospedali sono invece cresciute del 10%: si è passati dalle 16.128 del 2007 alle 17.746 del 2008. Il paziente, che negli anni precedenti sembrava più orientato a richiedere i danni al singolo medico, pare quindi aver cambiato idea: ora nel mirino sembra aver messo soprattutto le strutture sanitarie.
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