Cultura

Nuovo Welfare: la Bindi non ci sta

Secondo l'ex ministro della Sanità, Maroni, senza averne le competenze, con l'introduzione del buono salute e del buono scuola vuole smantellare due sistemi .

di Daniela Romanello

?E’ sorprendente che il ministro del Welfare, non avendo le competenze, introduca nel capitolo dedicato alle famiglie due riforme di questa portata, come il buono salute e il buono scuola, che preludono allo smantellamento di due sistemi?. Questo il commento dell’ex ministro della Sanita’, Rosi Bindi, all’annuncio dato dal ministro del Welfare, Roberto Maroni, durante l’audizione in Commissione affari sociali della Camera. Secondo la Bindi, i due buoni esprimono ”due impostazioni di Stato sociale e di rispetto dei diritti della persona opposte alla concezione di welfare attuale, ma anche a quanto emerge dal Dpef. Il documento e il ministro Maroni – aggiunge – parlano due lingue diverse. Anzi, mi sembra che in sanita’ non si parli alcuna lingua: l’esecutivo tiene coperte le carte e mantiene le mani libere per poi intervenire pesantemente su questo settore. Sa bene, infatti, che se esprime le proprie intenzioni, potrebbe scatenarsi una ribellione sociale”. E’ come, sottolinea, la Bindi ”se questo governo non si sia ancora insediato, visto che per la sanita’ non ha ancora un programma”.


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