Cultura

Anche la Cnesc contro la “Legge Balilla”

Dopo la Tavola della Pace, anche la Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile si schiera contro una norma a favore di associazioni combattenti

di Redazione

Questo Governo da una parte taglia i fondi per il servizio civile nazionale con il rischio di far morire l’unica esperienza d’impegno civico, promozione della pace, difesa non armata e nonviolenta della Patria messa a disposizione dei giovani per la crescita della cittadinanza attiva e dall’altra, che si tratti di una leggina a favore di alcune associazioni combattentistiche o di un’operazione ideologica reazionaria, con quello che ci pare uno spreco di risorse e un passo indietro nella storia di pace della nostra Repubblica, realizza corsi di 3 settimane per “avvicinare i giovani italiani ai “valori” delle armi e della guerra”.
 
Per la CNESC la promozione della pace attraverso una difesa nonviolenta del Paese e la crescita di cittadinanza attiva dei giovani sono, fin dagli anni dell’obiezione di coscienza, punti fermi attorno ai quali costruire percorsi d’impegno e di crescita civile dei giovani residenti nel nostro Paese.
 
“Servono investimenti seri  sui giovani e non azioni spot” afferma il Presidente della CNESC Primo Di Blasio. “Al Presidente del Consiglio ed ai suoi Ministri e Sottosegretari chiediamo che mostrino coerenza ritirando immediatamente il progetto di legge sulla mini-naja e rifinanziando da subito invece il Servizio Civile Nazionale”

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