Mondo

Chi aiuta la Cecenia? L’operazione Colomba

I volontari di don Benzi pensano di trasferirsi per stare con i profughi

di Gabriella Meroni

Alcuni volontari dell’Operazione Colomba sono stati nei campi profughi di Ossezia e Inguscezia, le due piccole regioni a ridosso della Cecenia e della Georgia. La situazione, a detta degli osservatori italiani, è davvero insostenibile in quanto nessuno di loro è registrato. Queste persone quindi non figurano essere né cittadini né profughi e sopravvivono di lavori saltuari e di interventi messi in opera dalla Caritas locale. Nei campi profughi dell’Inguscezia, la gente chiede insistentemente, anche tramite un drammatico sciopero della fame, la fine della guerra, l’inizio delle trattative di pace e la sicurezza per il rientro dei profughi. Il perseverare delle violazioni dei diritti umani da parte delle truppe russe, soprattutto nei confronti dei civili, rimane comunque ancora un evidente ostacolo alla soluzione del rientro dei profughi. Per questo i volontari sono pronti a partire subito, e a trasferirsi là. Certo le incognite non mancano, come riconoscono gli stessi volontari, che per questo chiedono aiuto: “Per la sicurezza, valuteremo bene”, scrivono. “Poi dobbiamo rimediare un posto dove stare: la Caritas dice che in affitto vogliono almeno sei mesi anticipati. Bisogna capire come andare in giro: autista, macchina, quanto ci costa, se ci sono alternative. Per i visti e le registrazioni, dobbiamo valutare la strada migliore per essere a posto con le autorità. Intanto voi fateci sapere cosa ne pensate. Se qualcosa è poco chiaro telefonateci”. Operazione Colomba, tel. 0541.751498


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