Non profit

La pazza idea di Gates e Buffett

I due miliardari hanno invitato i ricchi d'America a devolvere almeno il 50% del patrimonio

di Joshua Massarenti

Il 50% di patrimonio da devolvere alla filantropia? Per Bill Gates e Warren Buffett si può fare. Anzi, si deve fare. Se non altro per ricordare che diventare ricchi, anzi ricchissimi, non deve l’unico punto di arrivo di una vita passata ad accumulare miliardi, ma anche un mezzo per coltivare il bene della comunità. Insomma, negli Stati Uniti la filantropia è a una nuova svolta come rivela The Economist.

Secondo il prestigioso settimanale britannico, “il 16 giugno, assieme a Bill Gates e sua moglie Melinda, Warren Buffett ha lanciato una campagna per convincere i  miliardari americani di dare una parte dei suoi averi”. L’invito riguarda una “promessa di dono” attraverso la quale un magnate si impegna pubblicamente e per iscritto a versare almeno la metà della sua ricchezza in opere filantropiche.

Dalle parole ai fatti, Buffett è stato il primo a scrivere una lettera pubblicata sul sito The Giving Pledge, garantendo che avrebbe versato quasi il 99% del suo patrimonio. Per The Economist, “questi documenti, privo di qualsiasi valore giuridico, dovrebbero creare un obbligo morale e suscitare tra i firmatari un’emulazione salutare, un po’ come i membri degli Alcolisti anonimi quando si impegnano a smetterla con l’alcol”.

L’idea avrebbe preso corpo nel maggio 2009 a New York nel corso di una riunione top secret tra Bill Gates, Warren Buffett, il celebre finanziere Georges Soros, il decano dei filantropi americani David Rockfeller, il sindaco miliardario di Big Apple Michael Bloomberg, il magnate dei media Ted Turner e la star indiscussa del piccolo schermo Oprah Winfrey. Dopo lo Yalta della filantropia USA, sono seguiti altri incontri e cene di gala per accrescere le truppe dei supermiliardari socialmente responsabili, alcuni dei quali originari dei paesi emergenti o in via di sviluppo che ormai fanno la fila per chiedere consigli a Bill Gates.

Secondo l’ex boss di Microsoft, meno del 15% dei ricchi americani fanno doni. La metà dei 400 miliardari presenti nella classifica delle più importanti fortune mondiali stilata dalla rivista Forbes nel 2009 dispongono di un patrimonio pari a 600 miliardi di dollari. Togliete il 50% e potete farvi un’idea di un’altra lista che sarebbe da inventare: quella delle più importanti e innovative iniziative filantropiche del mondo.

Ma ci pensa The Economist a farci tornare con i piedi per terra. “La nuova campagna [lanciata dalla coppia Gates-Buffett] coincide con un periodo interessante per i miliardari americani. Visto il ruolo centrale giocato da Wall Street nella crisi economica, denigrare gli uomini d’affari è tornato di moda. Ci sono anche forte probabilità che le tasse aumentino, anche se grazie alle riforme fiscali aberranti di Georges Bush, il 2010 non sono previste imposte sulle successioni”. Intanto, “la crisi finanziaria ha spinto molti ricchi ad essere meno generosi”. Risultato: solo quattro miliardari hanno risposto all’iniziativa lanciata da Gates e Buffett.


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