Non profit

Manovra, il Governo alle strette

Protestano le categorie economiche, maggioranza divisa

di Franco Bomprezzi

Si è aperta una settimana forse decisiva per il Governo e per la manovra. I quotidiani del lunedì legano gli argomenti politici e le proteste delle categorie economiche.

Anche oggi il CORRIERE DELLA SERA apre sulla manovra con questo titolo: “Imprese, appello al premier”. In rilievo dunque le richieste delle imprese a cui il quotidiano affianca il pressing delle regioni e così il titolo di pag 2 diventa “Il pressing di Regioni e imprese: «La manovra va cambiata»”. Questo il passaggio cruciale della nota congiunta : «Le imprese fanno appello al Parlamento e al Governo, al Presidente Berlusconi e al Ministro Tremonti affinchè vengano modificate queste norme, che, nella formulazione attuale, costituiscono violazioni gravi dei diritti dei contribuenti e nulla hanno a che fare con il contrasto all’evasione».  Confindustria e Rete Imprese Italia (Confcommercio, Confartigianato, CNA; Casartigiani, Confesercenti) «ribadiscono le preoccupazioni già espresse nei giorni scorsi, in merito alle misure contenute nella manovra finanziaria relative alla riscossione (art. 38) e alla compensazione dei debiti e crediti fiscali (art.31)». Le norme sono altamente tecniche e sono state introdotte indicandole come misure anti-evasione. Ma le imprese ritengono che siano troppo decise e mettano in difficoltà soprattutto le Pmi. La proposta che è stata avanzata in Commissione Bilancio al Senato di portare da 150 a 300 giorni la durata massima della sospensione giudiziale degli atti di recupero dei crediti verso l’amministrazione – è scritto nella nota – non risolve il problema, a fronte del fatto che la durata media dei soli procedimenti di primo grado supera i 700 giorni. Se passasse questa norma, il contribuente sarebbe costretto, pena il pignoramento, a pagare gli importi richiesti dall’amministrazione, pur essendo ancora in attesa di sentenza e a fronte di pretese che nella grande maggioranza dei casi risulteranno successivamente non fondate». Per le imprese italiane «ciò non è accettabile, darà luogo a contenziosi, anche in punto di legittimità costituzionale, in molti casi porterà a conseguenze irreparabili, specie per le piccole e medie imprese. Per rimediare al problema – indicano – occorre che la sospensiva duri quantomeno sino alla sentenza di primo grado». L’altra misura «che desta allarme – spiegano Confindustria e Rete Imprese – riguarda il divieto di effettuare compensazioni fra crediti e debiti fiscali in presenza di accertamenti anche di importo modesto (1.500 euro)». 
Da parte sua Vasco Errani, presidente della Conferenza delle regioni attacca direttamente Tremonti accusandolo di aver alzato una cortina fumogena sulla presunta inefficienza delle regioni del Meridione allo scopo di coprire «una manovra che le regioni e gli enti locali giudicano insostenibile e che finirebbe per penalizzare i cittadini». A commento Lorenzo Bagnolo intervista il ministro Renato Brunetta: “«Aziende, il governo ha fatto molto. Il Sud? Stavolta sto con Tremonti»”. Questo il suo incipit: «Non c’è crisi sociale, non siamo né la Grecia, né la Spagna. Aggiungo che in questi due anni di governo le riforme di base sono già state fatte. Pubblica amministrazione, federalismo fiscale, public utility cioè la privatizzazione dei soviet locali luce-acqua-gas-trasporti. Sono riforme approvate che tuttavia attendono i decreti legislativi e i regolamenti attuativi per diventare operative. E qui bisogna accelerare». Sul sud: «La sanità è divisa in due, nel mezzogiorno è fallimentare». 

LA REPUBBLICA dà l’apertura alla politica (“Fini si mette fuori dal partito”) e il taglio centrale alla manovra: “Imprese e regioni: il governo ci stritola” mentre nell’occhiello sottolinea “scoppia il caso degli assegni di invalidità”. I servizi alle pagine 8 e 9. Sale la temperatura della settimana del «ghe pensi mi»: contro la manovra si conferma l’opposizione delle Regioni (con Errani che dice: «è in atto un tentativo di delegittimazione delle autonomie e delle Regioni»).
Nel frattempo sale il malcontento degli imprenditori. Oltre a Confindustria, Rete Imprese Italia (la neonata associazione delle Pmi e degli artigiani) è critica verso passaggi sul contrasto all’evasione. Ci sarebbero «gravi violazioni dei diritti dei contribuenti» e poi «portare da 150 a 300 giorni la durata massima della sospensione giudiziaria degli atti di recupero dei crediti verso l’amministrazione non risolve il problema, a fronte del fatto che la durata media dei procedimenti di primo grado supera i 700 giorni». Anche il ministro Stefania Prestigiacomo parla di numerosi errori. Intervistata da Mania, dice: «dirottare gli incentivi destinati alla green economy è una scelta antistorica. Ma come un Paese come la Germania intensifica gli investimenti nell’energia solare e noi che facciamo? Tagliamo gli incentivi». Su Tremonti (che ha chiamato «cialtroni» i governatori che non avrebbero usato 40 miliardi di finanziamenti), la Prestigiacomo fa una precisazione importante: «I fondi Fas per metà sono finanziati dallo stato centrale. E spesso sono questi i finanziamenti che mancano. Per questo le regioni non li possono utilizzare».
Il dossier fa esplodere la questione invalidità: “Invalidi senza pensione chi ha doppia patologia e l’accompagno andrà solo a chi è allettato”. «Annunciata come lotta ai falsi invalidi, si è trasformata in una penalizzazione di quelli veri». L’articolo che alza la percentuale di invalidità per ottenere la pensione si sta rivelando –  come Vita sostiene da tempo – una vera stangata. Chi soffre di due patologie che insieme superano di poco il 74% non avrà nulla (il deficit di deambulazione deve essere assoluto). All’anziano in carrozzina niente indennità. Mercoledì le associazioni (Fish, Fand) manifesteranno davanti a Montecitorio.

IL GIORNALE dedica alla Manovra un pezzo in taglio basso a pag. 6 per annunciare la rivolta delle piccole imprese a proposito  degli articoli di legge su riscossione e compensazione fra debiti e crediti. Ma il GIORNALE ammette «si dovrà pagare in attesa della sentenza». Per la parte economica in generale sceglie il fronte regionale. “Il Governo incalza le Regioni: esame dei conti prima del voto” perché  scrive Francesca Angeli «con il Federalismo è stato introdotto l’obbligo per i governatori di presentare l’inventario di fine mandato a sei mesi dalle elezioni. Per evitare trucchi di bilancio e scaricabarile». «Attraverso il rendiconto  si potrebbero distinguere le responsabilità economico-patrimoniali di chi esce e di chi entra non soltanto alla guida delle Regioni ma anche alla direzione delle strutture sanitarie. Sarebbe più facile  valutare ad esempio l’adeguatezza delle leggi e dei regolamenti e più in generale di tutta l’attività amministrativa, verificando la funzionalità dei sistemi di controllo. Con il federalismo ogni Regioni si dota di un autocontrollo interno. Questa norma dovrebbe essere  inserita nel decreto attuativo sui cosidetti costi standard che riguarda soprattutto la spesa sanitaria».

IL SOLE 24 ORE del lunedì dedica l’apertura al federalismo, al nuovo tributo immobiliare che sostituirà Ici, Irpes sugli affitti e le imposte sulle compravendite. IL SOLE fa due conti e scopre che “La service tax premia i comuni del Nord – Gettito record a Mantova, Bologna e Firenze, con 500 euro a testa, quattro volte più del Sud”.

“Manovra, la stretta finale” è l’occhiello del primo piano con il quale LA STAMPA apre l’edizione di oggi, anche se il titolo in prima pagina è sulle possibili dimissioni del ministro Brancher (“Brancher verso l’addio”). Indiscrezioni parlano di un intervento del premier e dell’addio in arrivo per oggi.  Sulla manovra LA STAMPA riporta le critiche e le proposte di aziende e Regioni. Misure antievasione: Confindustria e Rete imprese contestano le puntano il dito sugli articoli che regolano la riscossione delle imposte (38) e la compensazione dei debiti e dei crediti fiscali. In un’intervista concessa a LA STAMPA il dg di Confindustria Giampaolo Galli chiarisce: «Le norme che ci preoccupano non hanno niente a che fare con il contrasto dell’evasione. Se vengo obbligato a anticipare al Fisco delle somme che poi nella maggioranza dei casi risulteranno non dovute, questa non è lotta all’evasione. E non lo è nemmeno se devo versare somme il cui pagamento è ancora soggetto a contenzioso». Intanto continua il braccio di ferro fra governo e regioni. Nei prossimi giorni – forse anche oggi – queste ultime potrebbero incontrare Silvio Berlusconi in vista della prossima riunione della Conferenza Stato Regioni (prevista per l’8 luglio). Il presidente dell’Emilia Romagna Vasco Errani afferma che «la manovra rischia di tagliare le gambe al federalismo. E’ squilibrata perché pesa per l’80% su regioni ed enti locali e finirà per ricadere sui servizi ai cittadini».

E inoltre sui giornali di oggi:

IMMIGRAZIONE
IL SOLE 24 ORE – “Rinnovi in cerca dello sprint” è il titolo di un pezzo che fa il punto sulla questione permessi di soggiorno. “Per i patronati servono da 1,5 a 6 mesi a fronte dei 20 giorni previsti per legge”, si legge nel sommario. Si va dai 45 giorni di Milano ai 6 mesi di Palermo e Roma.

HAITI
CORRIERE DELLA SERA – Sei mesi dopo il terremoto il CORRIERE parla di ricostruzione che va a rilento dove Onu, Ue e Croce rossa faticano a mettersi d’accordo. In particolare viene segnalato come dei 13 miliardi di aiuti raccolti fra pubblici  e privati, ne sono stati  spesi sono gli spiccioli. La ragione  principale sarebbe lo stallo del comitato ad interim per la ricostruzione di Haiti (Cirh) di cui fanno parte fra gli altri l’Onu, il governo haitiano, la Ue, la fondazione Clinton Bush e la Croce Rossa. Stigmatizzate anche le spese di gestione dei non governativi, fra cui viene citata anche l’Unicef. 

KENYA
IL GIORNALE – Luna Berlusconi firma un diario di un viaggio in Kenya fatto con l’associazione Alice for children,  mentre Francesco Maria del Vigo fa il reportage  sotto al titolo “kenya, l’inferno dei piccoli. Basta un pugno di euro per dare un futuro ai bimbi”. Si tratta di un’iniziativa del quotidiano diretto da Vittorio Feltri che ha scelto di sostenere i progetti di cooperazione dell’associazione impegnata nel Paese africano.  Con tanto di sottoscrizione on line. Intervista ad una volontaria, Elisa Terranova, classe 1980, siciliana.

WORLD CUP
IL SOLE 24 ORE  – “Lezioni di gol e computer per battere la violenza”. Maria Luisa Colledani da Syabuswa racconta la storia della Foundation for a safe South Africa, fondata da Schalk Van Heerden, che ha realizzato un progetto che coniuga l’insegnamento di conoscenze in campo agrario, informatico e la pratica del calcio. Accanto al calcio, alle lezioni di informatica,  anche scuola di vita, di comunità: «Lo spirito dell’ ubuntu , cioè dell’essere perché c’è qualcuno accanto a noi, è molto  forte in questo paese. Ai ragazzi lo vogliamo inculcare ben bene, solo così li terremo lontani dalla criminalità,  dando loro, grazie alla tecnologia, mezzi per poter lavorare nella vita, per poter trovare una strada che non sia il crimine e la  violenza».

AMBIENTE
LA STAMPA – “Dopo la Louisiana. Le tre piattaforme a massimo rischio”. In un primo piano le tre aree a rischio “marea nera” dopo quanto accaduto nel golfo del Messico. A largo di Terranova la piattaforma petrolifera Hibernia è il più grande impianto di trivellazione off-shore del mondo: la collisione con un iceberg provocherebbe un disastro devastante in una delle aree più pescose del pianeta. Le altre due aree a massimo rischio sono il delta del fiume Niger e il mare al largo di Rio de Janeiro dove è stato trovato un giacimento petrolifero gigantesco che le piattaforme stanno trivellando, un uragano distruggerebbe in quest’ultimo caso l’intero sistema oceanico.

EXPO
LA REPUBBLICA – “Liti, veti incrociati e aree contese così l’Expo 2015 rischia di fare flop”. Inchiesta di Curzio Maltese sulla situazione milanese: tre manager cambiati e nemmeno un’opera iniziata. Dell’altro ieri l’ennesima proposta della Moratti (non acquistare le aree di Fiera-Cabassi ma ottenerle in comodato d’uso per 6 anni). Idea che al governatore Formigoni non piace. Nel frattempo Calderoli lancia l’ipotesi di usare le strutture fieristiche esistenti. Insomma un gran caos che non pare interessare al premier. Concludendo, scrive Maltese, «Da Tangentopoli ai giorni nostri, Milano è diventata una palude levantina, una città paralizzata di fronte al proprio declino». In appoggio una lettera di Adriano Celentano che torna sui suoi temi: “Cemento al Parco Sud, milanesi svegliatevi”. «Con la scusa di salvare l’economia, il Comune ha deciso di rendere edificabile gran parte del Parco Sud». Un favore a Ligresti e ai suoi colleghi…

MICROCREDITO
IL SOLE 24 ORE – “Microcredito al decollo per i progetti d’impresa”. L’articolo racconta lo schema di decreto legislativo sul  credito  al consumo, approvato dal Consiglio dei ministri il 10 giugno scorso e attualmente  all’esame delle Camere: «Prevede l’esercizio del microcredito da parte di società di capitali  che risultino iscritte a un elenco di nuova creazione (ordinato  dal successivo articolo 113), che sarà tenuto da un organo di autoregolamentazione, costituito  in forma di associazione di diritto privato,  su nomina del ministero  dell’Economia e sentita la Banca d’Italia.   Le principali condizioni per l’accesso al microcredito sono indicate nei primi due commi della norma. In sintesi, i finanziamenti  dovranno rientrare nel limite dei 25mila euro e non dovranno essere assistiti da garanzie reali, ossia non saranno garantiti da ipoteche. Potranno essere concessi  a persone fisiche o società di persone, purché finalizzati all’avvio di microimprese, o  all’esercizio di attività di lavoro autonomo, o all’inserimento nel mercato del lavoro. Le erogazioni,  inoltre, dovranno essere accompagnate  da servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio. (…) Lo stesso articolo 111 dello schema di decreto legislativo  precisa che le associazioni senza scopo di lucro potranno concedere finanziamenti agli associati,  a condizione che siano finalizzati  all’inclusione sociale o finanziaria e siano prestati a condizioni  più favorevoli di quelle di mercato. Viene, in tal modo, espressamente riconosciuto un rilievo autonomo alle attività di credito degli enti no profit, rispetto alla sfera d’azione degli operatori che agiscono con finalità  commerciali». Il commento in basso sottolinea che «l’attività finanziaria svolta  da enti no profit non rappresenta  una novità assoluta  nel panorama creditizio nazionale. (…) Si ritiene, tuttavia, che, a fronte di tale libertà di esercizio  dell’attività finanziaria, seppur circostanziata, vada evitato che la stessa si sottragga  a ogni forma di controllo».

UNIVERSITA’
ITALIA OGGI – “Università, Bocconi al top”. Apertura e due pagine intere del quotidiano dei professionisti dedicato ai risultati della Guida “2011 di Campus sugli atenei più virtuosi. Tra le 77 strutture analizzate, mentre la Bocconi si è laureata come migliore ateneo in assoluto in Italia, tre atenei del capoluogo lombardo sono arrivare prime in tre diverse classifiche:la Statale di Milano prima fra gli istituti con più di 50 mila studenti; il Politecnico è il numero uno tra quelli tecnici; il San Raffaele è leader nell’area sanitaria. «Un quadro che ribalta completamente  quello dello scorso anno» scrive il direttore di Campus Giampaolo Cerri «nel quale la vicina Tornino primeggiava con la Statale fra i mega atenei e i Politecnico nella sua categoria». Due gli aspetti rilevanti:nel 2009 la forbice tra gli atenei del Sud e del Centro Nord si è allargata ulteriormente; le università specialistiche invece, hanno i voti più alti di quelle generaliste. La classifica nella sua valutazione integrale sarò in edicola il 6 luglio con Campus.

SLA
CORRIERE DELLA SERA – “«Io, malato di Sla, trattato come un criminale»” è il caso raccontato dal quotidiano di Andrea Trisciuoglio, malato denunciato per spaccio. Questo il suo racconto: «Mi hanno trattato come un criminale. Sarebbe bastata una ricerca su Google per scoprire la triste verità. Sono un malato di sclerosi multipla. Non uno spacciatore. Solo per questo nell’armadietto tengo un farmaco che contiene cannabis».  Andrea Trisciuoglio, 32 anni, racconta con serenità e determinazione la scena vissuta due giorni fa. I Carabinieri si sono presentati a casa sua, a Foggia, con un mandato di perquisizione per detenzione di stupefacenti: «Pensi che prima di bussare alla porta hanno chiesto alla vicina. Forse temevano che scappassi. Io, che ho appena ripreso a camminare. In casa c’erano mia moglie e mio figlio di sedici mesi. Un trauma per tutti. La pace familiare turbata. No, non finisce qui. Perché non deve accadere ad altri»…«Consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni, ex agente immobiliare, Trisciuoglio percepisce una pensione di invalidità di 250 euro al mese. Il suo avvocato d’ufficio, Luigi Follieri, ex senatore del Partito Popolare, confida nell’archiviazione dell’inchiesta». 

VOLONTARIATO
IL SOLE 24 ORE – La pagina volontariato apre sul servizio civile (“Servizio civile in cerca di rilancio”). Di spalla la notizia sull’accordo tra Acri e Centri di servizio (“Entrate assicurate per i centri di servizio”), di taglio basso zoom sulla Hope Onlus, «che realizza progetti  nel campo della salute e dell’educazione interculturale in Medio Oriente, è riuscita a costruire  in 18 mesi il nuovo reparto di neonatologia e terapia intensiva dell’Holy Family Hospital di Nazareth,  e per il 2010 punta a trasformarsi in fondazione».


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