Sostenibilità

Consumatori, Adiconsum: occhio ai saldi

Nel giorno di inizio della stagione degli sconti e dei ribassi, l'associazione consumatori invita a stare in guardia.

di Giampaolo Cerri

Inizia ufficialmente la stagione dei saldi estivi. Ma i consumatori fanno bene a stare attenti, come ricorda una nota di Adiconsum diramata oggi. «Un miglioramento, seppur lieve, sta caratterizzando l?inizio di questi saldi di fine stagione estivi, rispetto ai trascorsi saldi invernali. Miglioramento dovuto anche alle decise e tempestive lamentele delle associazioni dei consumatori, tra cui l?Adiconsum, che avevano riscontrato una disparità eccessiva delle date di inizio dei saldi nelle diverse regioni italiane. A guardare bene però sebbene i saldi, pur con qualche eccezione, si svolgeranno su tutto il territorio nazionale tra il 10 e il 25 luglio, le date diffuse in questi giorni rivelano ancora l?esistenza di una certa disparità. Disparità, a nostro avviso, alimentata dalla mancanza dell?esistenza di un criterio selettivo che permetterebbe il superamento dell?attuale situazione frammentaria venutasi a creare con l?entrata in vigore della legge Bersani. A nostro avviso potrebbe essere adottato un criterio che tenga conto della posizione geografica delle regioni e della conseguente durata dell?estate. Ciò migliorerebbe sensibilmente una situazione che attualmente non porta nessun giovamento alla clientela se non alle lobby dei commercianti. In attesa di vederci riconosciuto un ruolo più incisivo nella determinazione degli auspicati criteri, anche noi, come le altre associazioni, mettiamo a disposizione dei consumatori una serie di consigli che permetta loro di operare una scelta consapevole. Comprare solo ciò di cui si ha effettivamente bisogno, senza lasciarsi prendere la mano solo dal fatto che la merce è offerta a prezzi più bassi del normale. Privilegiare i negozi conosciuti dove vi è maggior certezza di acquistare articoli in saldo e non i fondi di magazzino. Attenti ai negozi che espongono articoli a pressi scontati accanto ad altri articoli a prezzo normale. Non di rado, infatti, (per quanto la legge imponga ai commercianti di tenere ben separati gli uni dagli altri) le vetrine sono allestite volutamente in maniera poco chiara. Un acquisto intelligente presuppone una verifica della qualità: confrontare i prezzi di più negozi per decidere se si tratta veramente di un buon affare. Attenzione inoltre a: cartelli del tipo “la merce a saldo non si cambia”. Non hanno alcun valore se il prodotto dovesse risultare difettoso. Naturalmente, per i cambi, sarà necessario mostrare lo scontrino fiscale. I prodotti a saldo ove siano disponibili tutte le taglie o tutte le misure: potrebbe trattarsi di serie di qualità inferiore realizzate appositamente per essere vendute a saldo. I saldi “civetta”, vale a dire le vetrine che espongono pochi e pretestuosi prodotti al solo scopo di attirare il cliente all?interno del negozio come un luogo dove si fanno buoni affari. Le code fuori dei negozi: talvolta si può trattare di persone pagate dal negoziante per attirare l?attenzione e far apparire il negozio come un luogo dove si fanno dei veri affari. I negozianti che rifiutano il pagamento con carta di credito adducendo la motivazione che si tratta di merce venduta a prezzi più bassi del normale. Se la carta di credito è normalmente accettata (come indicano le vetrofanie sulla porta o nelle vetrine) non hanno il diritto di rifiutarla; segnalare l?anomalo comportamento alla società che ha emesso la carta. Diffidare di saldi organizzati da Società commerciali. Essi si riconoscono per i grandi manifesti affissi in vetrina che spesso trattano prodotti realizzati appositamente per essere venduti nel periodo dei saldi».


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