Welfare

Bollini rosa: più ospedali a misura di donna

L'Osservatorio nazionale sulla salute della Donna ha assegnato il Bollino Rosa a 122 strutture ospedaliere

di Redazione

Aumentano gli ospedali italiani a misura di donna che sono ormai 224 sull’intero territorio nazionale: quest’anno 122 strutture su 132 candidate si sono aggiudicate i bollini rosa attribuiti dall’Osservatorio nazionale sulla salute della Donna (Onda) alle strutture più attente alle esigenze femminili.

Onda ha presentato oggi a Roma la quarta edizione della guida dell’assistenza in rosa – “Bollini rosa. Gli ospedali vicini alle donne” – con le informazioni su tutti gli ospedali ‘con il bollino’, e che sarà disponibile in libreria (edizione Sole 24 ore a 14 euro).

Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna sono risultate le Regioni con il maggior numero di riconoscimenti. Molte sono state le ricandidature per avere un attestato dei passi in avanti compiuti in questo campo. Tra gli ospedali che hanno ottenuto il riconoscimento, oltre 100 hanno ricevuto più di un bollino. Ben 51 ospedali ne hanno ottenuti 3, altri 51 hanno ricevuto 2 bollini, 20 un bollino. Proviene dal Nord il 69% delle candidature. Il Centro (17%) e il Sud (13%) sono tuttora meno rappresentati, mentre si scoprono eccellenze italiane nei piccoli centri di provincia e all’estero, con una struttura premiata a Sorengo, in Svizzera.

Tra i tre ‘migliori bollini rosa’ di quest’anno: il percorso di prevenzione e diagnosi del tumore al seno che ha quasi azzerato i tempi d’attesa all’Istituto MultiMedica di Castellanza, la promozione del parto naturale e dell’allattamento al seno all’ospedale di Loreto, la Carta Rosa che raccoglie tutte le informazioni cliniche del percorso assistenziale della donna dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Tre le principali novità nella guida: l’aumento in tutta Italia degli ospedali ‘senza dolore’ e le strutture che propongono il parto con analgesia.

«Non èun caso – osserva Francesca Merzagora, presidente di Onda – se la cura del dolore è divenuta una caratteristica indispensabile per ottenere il punteggio massimo nelle nostre valutazioni. In futuro saremo ancora più esigenti, e nel bando 2011 la cura del dolore sarà un elemento indispensabile per entrare a far parte della nostra guida. Proseguirà inoltre lo sforzo dell’Osservatorio per sensibilizzare le Regioni ad applicare la legge, che da sola non basta, garantendo adeguati finanziamenti per sviluppare programmi di cure antidolore e palliative». Per quanto riguarda l’epidurale per il parto senza dolore, l’indagine ha verificato l’accessibilità, constatando che il 70% delle strutture propone direttamente l’analgesia mentre gli altri la offrono su richiesta; l’equità, con l’86% che la offre gratuitamente, la disponibilità: il 90% la offre gratuitamente, ma solo il 35% ha anestesisti dedicati che non debbano abbandonare la sala parto in caso di urgenze chirurgiche.

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