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Nasce il sito per le successioni in Europa
Voluto dal Cnue, con il supporto della Commissione Europea che agevoli la conoscenza delle differenti norme che regolano il tema in ogni Paese
di Redazione
Ogni anno in Europa si aprono 450 mila successioni, per un controvalore pari a 123 miliardi di euro, che riguardano cittadini residenti in un paese diverso da quello in cui si trovano i beni.
Per agevolare la conoscenza delle differenti norme che regolano le successioni in Europa, il Consiglio dei Notariati d’Europa (CNUE), con il supporto della Commissione Europea, ha creato un sito internet dedicato www.successions-europe.eu nelle 23 lingue ufficiali dei 27 paesi membri dell’Unione europea. In Europa, infatti, 8 milioni di cittadini vivono in un Paese diverso da quello di origine e circa 2,5 milioni di immobili appartengono a persone che vivono in Paesi diversi da quelli in cui sono situati i beni.
Il sito mette a disposizione di tutti i cittadini dell’Unione europea le informazioni necessarie per seguire e comprendere qualsiasi vicenda legata ad una successione, in qualsiasi paese europeo essa si svolga. Si tratta, quindi, di uno strumento ideale da consultare prima di contattare un notaio.
La struttura del sito è caratterizzata da un approccio facile e immediato e i suoi contenuti verranno regolarmente aggiornati seguendo le novità del legislatore europeo e nazionale. Sono disponibili ulteriori approfondimenti in francese, inglese e tedesco relativi a tutti e 27 stati membri per i giuristi specializzati su temi transnazionali.
Inoltre, è disponibile sul sito internet del notariato italiano un video che illustra i diversi passaggi di una successione transfrontaliera attraverso la Rete Notarile Europea.
Secondo Roberto Barone, presidente del Consiglio dei notariati d’Europa, il progetto nasce da una semplice osservazione «Il numero dei cittadini che per ragioni private o di lavoro sono legati a cittadini di un altro paese è in costante aumento. Questa iniziativa è la prima nel suo genere a rispondere alla volontà delle istituzioni europee di migliorare l’accesso ai diritti dei cittadini europei e ai loro bisogni in termini di certezza legale. I notai d’Europa», ha concluso Barone, «sono molto soddisfatti per aver lavorato a questo progetto con il supporto della Commissione europea dando un contributo concreto alla costruzione dell’Europa del diritto».
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