Leggi
Il Cnue promuove regole notarili comuni nell’Ue
Il Consiglio dei Notariati dell’Unione Europea ha approvato una risoluzione comune in favore della circolazione degli atti pubblici
È stata approvata dall’assemblea plenaria del Consiglio dei Notariati dell’Unione Europea (CNUE), guidato dal notaio italiano Roberto Barone, in rappresentanza dei 21 notariati dei Paesi membri dell’UE nei quali è presente la figura del notaio analoga a quella esistente in Italia, una risoluzione comune in favore della circolazione in Europa degli atti pubblici (autentici).
Il documento del CNUE approvato all’unanimità si inserisce nel solco della risoluzione approvata dal Parlamento europeo il 18 dicembre 2008 che promuove l’adozione di una normativa UE per il riconoscimento reciproco e l’esecuzione degli atti notarili nei settori civili e commerciali, con l’obiettivo di agevolare i cittadini nei rapporti transfrontalieri che riguardano la famiglia, il patrimonio e le imprese nell’Unione europea.
Con questa risoluzione, quindi, i 21 Notariati dei Paesi membri dell’Unione europea intendono promuovere regole certe e comuni per consentire a tutti gli atti notarili, all’interno dello spazio giuridico europeo, di esplicare la stessa forza probatoria ed esecutiva che ad essi viene riconosciuta nel Paese di origine. Per realizzare una circolazione in Europa degli atti pubblici semplice e sicura, i Notariati lavoreranno con le istituzioni comunitarie e le rispettive autorità nazionali per semplificare le formalità oggi esistenti, senza sacrificare il valore e l’efficacia degli atti notarili riconosciuti nei rispettivi sistemi giuridici.
«Sono molto soddisfatto», ha commentato Roberto Barone, Presidente del Consiglio dei Notariati d’Europa, «perché la risoluzione adottata non solo si inserisce nel programma di Stoccolma inteso alla costruzione dello spazio giuridico europeo, ma valorizza il contributo dei notai per la sicurezza giuridica e la tutela dei diritti dei cittadini europei».
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.