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Prestigiacomo, a breve dl antismog

Comporterà lo stop per i mezzi pesanti e un progetto su auto elettriche

di Redazione

Per risolvere il problema della qualità dell’aria e in particolare, per non rischiare la sanzione dell’Unione europea che incombe sull’Italia sui limiti del Pm10 “la misura più urgente da assumere sotto forma di decreto legge è la limitazione della circolazione di mezzi pesanti, ossia camioncini, camion, pullman e bus che negli ultimi tre anni hanno superato il limite imposto dall’Unione europea”.

La limitazione “riguarderà oltre 3.000 Comuni e lo stop sarà nelle ore diurne dalle 7 alle 23. A meno che i mezzi non si dotino di filtro antiparticolato”. E’ quanto ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, durante il convegno internazionale ‘Trasporto sostenibile: energia salute e ambiente, problemi e soluzioni’ organizzato dal Vert, associazione scientifica internazionale che si occupa del controllo delle emissioni inquinanti.

L’urgenza del decreto, ha aggiunto il ministro, riguarda la sanzione dell’Unione europea “molto onerosa” che incombe sull’Italia e che “potrebbe ammontare a 1,8 o 2 miliardi di euro. Molti paesi europei hanno superato questo limite ma l’Italia è in testa”. Nel piano antismog, che verrà presentato entro il 7 luglio alla Commissione europea la Prestigiacomo ha spiegato che “si chiede al settore dei mezzi pesanti una sorta di investimento anche perché il costo del filtro antiparticolato non è proibitivo”.

Il ministro inoltre ha aggiunto “che saranno disposti 60 milioni di euro dei 200 disponibili del ministero da destinare al settore pubblico. Vorremmo anche chiedere che l’acquisto di questi filtri venga inserito nella detassazione prevista dalla Tremonti ter”.

A margine del convegno del Vert sul trasporto sostenibile il ministro Prestigiacomo ha poi aggiungo “le auto elettriche rappresentano il futuro. Con due grandi città di cui una è Roma il ministero ha avviato questo tipo di confronto per realizzare a breve un progetto”.

Purtroppo, ha sottolineato il ministro, “sull’elettrico l’Italia non ha investito e abbiamo partner europei che sono molto avanti. Anche l’industria automobilistica di bandiera ha investito sul gas e non sull’elettrico”. Per la Prestigiacomo “l’elettrico, sia per i centri urbani che per le grandi città è sicuramente una soluzione. Bisogna mettere in campo dei progetti sperimentali per diffondere l’utilizzo di questo veicolo”.

“Anche Roma è interessata agli sforamenti del Pm10 anche se il problema nella Capitale riguarda la congestione del traffico che crea concentrazioni di polveri sottili in alcune fasce orarie. Ma la Capitale non è la città più problematica”, ha concluso


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