«Non esiste nel nostro Paese un luogo che possa in qualche maniera essere considerato “naturale”, cioè con quell’aspetto e quelle componenti che esso avrebbe senza l’intervento modificatore dell’uomo». Con queste parole Fulco Pratesi pone, nella prefazione del suo Storia della natura d’Italia, una premessa. È la premessa all’imponente lavoro che è alla base della sua ultima fatica. Insomma, se nel nostro Paese non vediamo più foreste primigenie, come e in che modo diboscamenti, bonifiche e urbanizzazione hanno cambiato il volto al Belpaese? Come è cambiato il territorio che 10mila anni fa appariva davvero un “paesaggio naturale” dopo l’opera modificatrice di circa 300 generazioni? Pratesi ce lo racconta in modo avvincente, con un’opera certosina di ricerca corredata da un notevole apparato iconografico.(L.B.)
Fulco Pratesi
STORIA DELLA NATURA D’ITALIA
Rubbettino, pp. 230, 14 euro
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