Non profit

Lavoriamo bene, basta non andare sui giornali

Le coop sociali di Zattera Blu

di Redazione

«Hanno la tendenza a mediare, a trovare linee comuni». Secondo don Beppe Gobbo (nella foto), presidente del progetto Zattera Blu, è questo l’atteggiamento di sindaci e assessori leghisti quando si trovano a decidere nel settore del sociale. Don Gobbo lavora a Calvene, cittadina di poco più di 1.200 abitanti nell’Alto Vicentino, ed è a capo di un coordinamento che opera in diversi comuni della provincia di Vicenza. «Operiamo in una realtà difficile, ogni innovazione è accolta con diffidenza», dice il sacerdote. La Zattera si occupa in particolare di minori, italiani e stranieri, e offre pronta accoglienza ai senza fissa dimora. Molti dei sindaci e degli assessori della zona vengono dalle fila della Lega Nord. Com’è lavorare con loro? «Se si pongono le questioni su un piano ideologico, si irrigidiscono e fanno le sparate che poi finiscono sui giornali», risponde don Beppe. L’atteggiamento cambia quando si passa alla pratica: «Lavorando nelle comunità si incontrano amministratori con cui si può ragionare, c’è la disponibilità a risolvere le questioni più delicate. Bisogna riconoscere che loro sono molto a contatto con la gente e alla fine si trova una soluzione comune», osserva don Beppe.
Più complicati i rapporti con la Provincia, guidata dal leghista Attilio Schneck. «Gli stanziamenti per il sociale da parte dell’amministrazione provinciale sono minimi, così come spesso manca la disponibilità delle Unità socio-sanitarie locali, costrette a delegare a causa delle difficoltà economiche». Con la giunta Zaia nessun contatto, per ora. «Abbiamo chiesto un incontro: ci hanno chiesto di avere pazienza. E noi ne abbiamo». Ma non sembra preoccupato dal cambio al vertice della Regione. Il nuovo assessore ai Servizi sociali è Remo Sernagiotto, del PdL. Ma per don Gobbo non ci saranno scossoni: «È un moderato, si è già mostrato sensibile ai nostri temi».

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