Metaforicamente parlando, è come guardare un album di fotografie in cui si vede lo stesso bambino immortalato ad ogni compleanno, per dieci anni. È questo il prezioso lavoro che Telefono Azzurro ha presentato nel convegno «Bambini e adolescenti in Italia: un quadro degli ultimi 10 anni», in occasione dei dieci anni di collaborazione con Eurispes per il Rapporto sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza. La sintesi di dieci anni di lavoro, con oltre 50mila minori intervistati, riporta da un lato una maggiore attenzione sul tema degli abusi sui minori, e dall’altro un quadro ancora con molti punti critici. Molti i temi sommersi che Telefono Azzurro ha portato a galla in questi dieci anni, a cominciare dal bullismo e dalle nuove forme della pedofilia, legate alla diffusione di internet. Sul fronte bullismo, segnalato per la prima volta proprio nel Rapporto del 2000, in dieci anni sono aumentate le bulle e gli spettatori indifferenti. Crescono anche gli adolescenti che fanno uso di cannabis (nel 2009 l’ha provata il 29%, tra i 15 e i 19 anni) e quelli che fumano (uno su tre, con un boom delle ragazze e sempre più precocemente). Il vero allarme degli ultimi anni, però, sta sul web: il 75% dei ragazzi naviga da solo, un bambino su cinque, tra i 7 e gli 11 anni, ha incontrato dal vivo un adulto conosciuto in chat, percentuale che sale al 33% per gli adolescenti. «Le leggi non bastano», conclude il rapporto, «serve colmare il gap generazionale per accompagnare i più giovani alla riscoperta delle nuove tecnologie».
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