Economia

La Csr si fa dolce

Le aziende dolciarie puntano sempre più sulla sostenibilità, come nel caso di Ferrero

di Lorenzo Alvaro

Cresce l’impegno delle imprese per un futuro sostenibile. Sono ormai tante le aziende che ogni anno scelgono di pubblicare il bilancio sociale perché “condividere valori contribuisce a creare valore”. Ed è proprio questo il pilastro su cui si basa la filosofia del Gruppo Ferrero, l’azienda italiana, con 18 stabilimenti produttivi (10 in Europa e 8 nel resto del mondo), che è stata capace di resistere alla crisi, grazie a solidi valori tramandati di generazione in generazione e che ha presentato il primo rapporto sulla responsabilità sociale d’impresa 2008/2009.

«Partiamo dal principio che nessun business può essere condotto correttamente se prescinde dai valori etici. E su questo la Ferrero ha posto sempre una grandissima attenzione. Valori etici che si possono riassumere nel motto “lavorare creare e donare”. Ma questo non a parole ma nei fatti», ha commentato il vicepresidente della Ferrero International, Francesco Paolo Fulci, alla presentazione del bilancio. Valori consolidati nel tempo che hanno portato all’azienda un prestigioso riconoscimento. Da un’indagine effettuata dal Reputation Institute di New York, infatti, il Gruppo Ferrero nel 2009 si colloca al primo posto per la migliore reputazione e affidabilità, sulla base della scelta dei consumatori di 32 paesi di tutto il mondo.

In campo sociale, il gruppo è impegnato con la Fondazione Ferrero, la quale si dedica, mediante un ampio ventaglio di attività sociali e culturali, a mantenere vivo e costante il rapporto con gli ex dipendenti Ferrero, consolidando il legame con il territorio. Un’altra importante iniziativa riguarda le “Imprese sociali”, basate su investimenti nelle zone più povere del mondo per migliorarne le condizioni di vita, destinando parte delle risorse che ne derivano ai loro abitanti e in particolare ai bambini. Per il pieno rispetto dell’ambiente, Ferrero mira a sviluppare una capacità di autoproduzione energetica pari al fabbisogno di tutti gli stabilimenti produttivi in Europa e di ridurre di almeno il 15% dei consumi di combustibili fossili e conseguentemente delle emissioni di Co2 rispetto al 2007.

Quanto alle materie prime, l’obiettivo è di approvvigionarsi di olio di palma certificato sostenibile per il 100% del fabbisogno della produzione, entro il 2015. Per una comunicazione responsabile, Ferrero annuncia di adottare di una politica di autoregolamentazione delle pubblicità indirizzate ai bambini a livello globale, da gennaio 2012.

 

In allegato il video di presentazione del primo rapporto sulla responsabilità sociale d’impresa del Gruppo Ferrero


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