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Il paziente non comunica, ma ora si può misurare il dolore

Parte dal Veneto la sperimentazione della Scala Snow

di Redazione

Misurare il dolore nei pazienti non comunicanti. Da oggi si può, grazie a una scala messa a punto in collaborazione dalla professoressa Andrea Lynn Snow, dell’Università di Alabama. La prima Asl ad utilizzarla, in Italia, sarà la Ulss n.8 del Veneto, cioè ad Asolo.

La nuova scala di misurazione mirano a stimare l’intensità del dolore di questi pazienti mediante segni indiretti: mimica facciale spontanea o, in seguito ai comuni atti di assistenza, impossibilità di muovere parti del corpo ed altro. Il progetto NOPPAIN, questo il nome della formula di valutazione, permette all’operatore che lo utilizza di arrivare a un punteggio che, se superiore a una certa soglia, permette di affermare che il paziente prova dolore. In questo caso sarà molto più semplice provvedere a una terapia del dolore che possa ridurre al minimo le sofferenze della persona che non è in grado di comunicarle.

Saranno circa trenta i formatori individuati dalle Ulss del Veneto per seguire il corso di formazione che poi permetterà di diffondere capillarmente questa metodologia, che potrà poi essere attuata da infermieri, assistenti domiciliari e operatori socio-sanitari. Nell’Ulss 8 si stima siano oltre 400 i nuovi casi di malati di demenza all’anno e, ad oggi, se ne contano circa 2500, l’1% della popolazione totale.

Scarica la scheda della scala Snow.

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