Salute

Parte lo studio Aism sulla CCSVI

Iniziati i corsi di formazione per 15 medici. I pazienti saranno selezionati a ottobre

di Sara De Carli

È partito in questi giorni il percorso di formazione dei primi 15 medici esperti in ecodoppler venoso dedicati allo studio multicentrico epidemiologico promosso dall’AISM e dalla sua Fondazione e da ottobre si darà inizio al reclutamento, attraverso centri clinici neurologici, di 1.500 persone da coinvolgere nello studio volto a verificare l’associazione della CCSVI nella sclerosi multipl. Lo annuncia in un comunicato Aism. Il 14 luglio, inoltre, saranno selezionati anche i progetti di ricerca e le borse di studio su CCSVI e SM arrivati attraverso il bando annuale FISM scaduto l’8 marzo 2010.

Tutto questo fa parte del “Programma Speciale” della FISM per approfondire la ricerca sul ruolo della CCSVI nella SM, parte del più ampio  programma di ricerca e di finanziamenti condiviso a livello internazionale con le altre associazioni di SM canadese e americana che hanno appena stanziato 2,4 milioni di dollari sugli studi della CCSVI.

Lo studio epidemiologico multicentrico, primo al mondo per la numerosità dei pazienti partecipanti, è stato avviato con una riunione tenutasi a Bologna nei giorni scorsi, con cui i membri della Comitato Scientifico della FISM – Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, creato ad hoc per la CCSVI, ha individuato i centri e i medici di riferimento. L’obiettivo dello studio è verificare su larga scala l’associazione tra CCSVI (insufficienza venosa cerebro spinale cronica) e sclerosi multipla e il finanziamento stanziato dalla Fism è di 900 mila euro.

Alla riunione hanno partecipato tra gli altri il Prof. Mario Alberto Battaglia, Presidente della FISM, il Prof. Gianluigi Mancardi, dell’Università di Genova e Presidente del Comitato Scientifico AISM, il Prof. Giancarlo Comi, dell’Università San Raffaele di Milano, Il Prof. Marco Salvetti dell’Università La Sapienza di Roma, il Prof. Paolo Zamboni, responsabile del Centro Malattie Vascolari dell’Università di Ferrara che ha dato il via alle ricerche, e il dottor Fabrizio Salvi, medico dell’Unità di Neurologia dell’Ospedale Bellaria di Bologna, che ha affiancato Zamboni nelle sue indagini.

I corsi di formazione ed aggiornamento dei medici si terranno entro settembre, e saranno condotti dal professor Zamboni insieme ad altri due esperti sonologi, il dottor Giovanni Malferrari (Arciospedale S. Maria Nuova, Reggio Emilia) e il dottor Massimo Del Sette, (Divisione Neurologia, Ospedale S. Andrea – La Spezia). Il primo incontro di formazione è in corso presso il centro eco-doppler del Dottor Malferrari a Reggio Emilia. A ottobre invece partirà il reclutamento dei pazienti.

Il 14 luglio inoltre AISM, insieme alla sua Fondazione, convocherà il Comitato Scientifico per concludere le valutazioni sui progetti di ricerca e le borse di studio su CCSVI e SM presentate da ricercatori italiani attraverso il bando annuale FISM. scaduto l’8 marzo scorso. «Sulla CCSVI in questi mesi abbiamo subito avuto un confronto approfondito con le Associazioni nazionali di sclerosi multipla statunitense e canadese, le Associazioni che, insieme a noi, mettono a disposizione della comunità scientifica fondi dedicati alla CCSVI e ci muoviamo in modo coordinato nel processo di valutazione, approvazione e monitoraggio delle proposte di ricerca che abbiamo ricevuto dai principali gruppi di ricercatori in risposta ai bandi in ciascuna nazione», ha dichiarato il Prof. Mario Alberto Battaglia, presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla. Il programma italiano di sostegno agli studi sulla CCSVI dell’Aism e della sua Fondazione rientra infatti tra i programmi condivisi e condotti in sinergia a livello internazionale tra le associazioni di SM nel mondo.

In questi giorni, infatti anche dall’associazione canadese e da quella statunitense,  sono stati stanziati in totale 2,4 milioni di dollari per sostenere sette progetti di ricerca che hanno l’obiettivo non solo di capire il ruolo della CCSVI nella SM ma anche di identificare metodi di screening ottimali per questa condizione, necessari per determinare come procedere nella ricerca. Essi saranno altresì importanti nella definizione di protocolli per possibili trial terapeutici preliminari, che potrebbero essere avviati indipendentemente in Nord America o in altri paesi.

Info: www.aism.it


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