Mondo
Kenya: i baraccati di Korogocho marciano per la pace
La manifestazione è conseguenza diretta degli scontri che il 19 e 20 giugno avevano provocato 6 morti
Il 15 luglio alle ore 11 è iniziata una marcia di protesta per la pace nella baraccopoli di Korogocho (Nairobi), dove presta la propria opera il missionario italiano Alex Zanotelli. La manifestazione è conseguenza diretta degli scontri che il 19 e 20 giugno avevano provocato 6 morti, l’incendio di 10 abitazioni e lo sfollamento di 30 famiglie.
Il comitato per la pace nel quartiere formato da leaders della società civile locale dopo aver trascorso settimane a cercare il dialogo con l’amministrazione pubblica e con la polizia, perché intervenissero per interrompere le violenze e arrestare i ladri ha deciso di manifestare, data la completa assenza di interventi da parte delle forze dell’ordine. Il percorso ha toccato i luoghi dove la tensione e la violenza sono risultati maggiori nelle ultime settimane in modo da sensibilizzare la popolazione al problema. Alle ore 11,30 la polizia ha sequestrato l’automobile con il megafono noleggiata dagli organizzatori e arrestato l’autista, provocando la reazione dei manifestanti che hanno proseguito la marcia fino al posto di polizia di Ruaraka.
Alle ore 13 nell’area adiacente la stazione di polizia senza spiegazioni la polizia ha caricato la folla sparando lacrimogeni e pallottole a più riprese, nonostante la completa assenza di atti di violenza da parte della gente. Lacrime, lacrime amare soprattutto quelle delle donne e dei bambini che avevano trasformato con canti e danze la manifestazione in momento di festa. L’arroganza e la violenza della polizia non hanno fermato la protesta che è proseguita ad oltranza fino al rilascio della vettura sequestrata e dell’autista. La giornata si è conclusa tra canti, braccia alzate al cielo e al grido di “no corruption” perché la persona arrestata è stata rilasciata senza pagare il solito pizzo. Gli scontri sono stati ripresi dalle più importanti rete televisive locali.
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