Enzo B fonda un’associazione gemella in Israele. Enzo B Israel ha sede a Gerusalemme ed è una non profit (amutà in ebraico) assoggettata alle norme di diritto israeliano sull’adozione (che ha sottoscritto la Convenzione dell’Aja e ha un sistema molto vicino a quello italiano, con un’autorità centrale e un Albo degli enti autorizzati). Ne è presidente Valeria Fubini, cittadina italiana e israeliana, da vent’anni residente a Gerusalemme. «È promossa da amici e collaboratori di Enzo B, con spirito interculturale», spiega da Gerusalemme il direttore dell’ente torinese, Stefano Bernardi, che dirigerà anche l’associazione israeliana. «Abbiamo promosso questa partnership perché riteniamo importante allargare le possibilità di adozione dei bambini e pensiamo che Israele sia un posto molto bello in cui essere adottati», prosegue. Tra le maggiori differenze con l’Italia c’è il fatto che l’adozione è aperta ai single e che l’idoneità delle coppie è valutata direttamente dagli enti. Enzo B aprirà i suoi Paesi a Israele? «Sarà necessaria una fase di triage per le incompatibilità che vive Israele», spiega Bernardi. «Ma apriremo in Africa, in Thailandia, Cambogia e Vietnam e in Centramerica».
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